martedì 30 agosto 2016
​Tanti punti da chiarire: dai lavori inadeguati, ai fondi non spesi per la messa in sicurezza di edifici e infrastrutture. A Rieti in azione 5 magistrati. VIDEO Gli edifici rimasti in piedi 
Abusi edilizi, sanatorie e collaudi fantasma
Terremoto, lavoro difficile per i pm
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Sono molte le cose che si dovranno chiarire. Il terremoto che ha colpito Amatrice e il Centro Italia ha buttato giù tanti edifici che non avrebbero dovuto crollare, o almeno non avrebbero dovuto farlo in questo modo. Dalla scuola su cui si erano effettuati dei lavori al campanile che ha schiacciato una famiglia, dagli edifici pubblici come il municipio o l'ospedale, fino alle singole abitazioni. Ci sarà anche da capire perché fondi messi a disposizione per la messa in sicurezza di palazzi e infrastrutture non siano stati utilizzati. L'inchiesta sarà lunga e difficile. Molti documenti sono sotto le macerie. "Prima di una possibile inchiesta sullo storno di fondi pubblici" destinati a lavori su edifici "dobbiamo acquisire le carte, è il primo passo senza il quale non si può fare nulla". Lo ha detto il procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva uscendo dal tribunale accompagnato dal pubblico ministero Cristina Cambi. "Nell'inchiesta avremo probabilmente una mole imponente di materiale, un mare di carte, e dovremo distribuire bene le forze. Per ora cinque pm sono sufficienti, poi vedremo - ha aggiunto - il terremoto è un fatto talmente sconvolgente che nessun ufficio ha mai avuto a che fare con qualcosa del genere. Ci dovremo inoltre coordinare con la procura di Ascoli, che ha aperto un'inchiesta sul fronte marchigiano delle vittime e dei danni provocati dal sisma". Sarà la Guardia di Finanza a svolgere i primi accertamenti dell'inchiesta sui crolli di edifici pubblici e privati nella cittadina simbolo del sisma. Le Fiamme gialle, secondo quanto si apprende, hanno concordato un cronoprogramma con la procura: prima effettueranno verifiche a campione sugli edifici crollati per appurare la qualità dei materiali usati; inoltre verrà acquisita la documentazione degli immobili. Al termine delle ricerche dei corpi ancora sotto le macerie i vigili del fuoco forniranno una mappatura degli edifici crollati. La prima fase dell'inchiesta si concentrerà sui fondi degli appalti pubblici per ristrutturare ospedali, chiese, scuole, municipi e caserme dei carabinieri. Poi si passerà ai privati per verificare se ci siano stati degli abusi negli interventi per mettere a norma o in regola con le prescrizioni anti sismiche le case.
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