giovedì 30 ottobre 2014
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​Ciò che è accaduto a Roma nella mattinata del 29 ottobre, durante la manifestazione dei lavoratori dell‘Acciai Speciali Terni, è grave e non preannuncia alcunché di buono”. Monsignor Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni-Narni-Amelia, interviene sulla vicenda dei lavoratori dell‘Acciai speciali Terni dopo la manifestazione a Roma.“Vogliamo augurarci che si sia trattato di uno spiacevole fraintendimento e che presto si riportino le relazioni tra operai, ThyssenKrupp, Forze dell‘ordine e Istituzioni su un binario di rispetto e di correttezza civile, legale e istituzionale”, aggiunge ricordando: “Qualche giorno addietro, prima dello sciopero di Terni, scrivevamo: ‘Ora si temono prove di forza che non concorrono alla soluzione dei problemi, ma ad esasperare ulteriormente gli animi e a saturare l‘ambiente di tossine pericolose, se non proprio mortifere’. La previsione sembra in fase di realizzazione”. Il presule dice “a tutti con fermezza che è ora di avere nervi saldi, lucidità mentale e mettere in atto strategie efficaci senza cedere alle provocazioni: le ‘vie brevi’ non hanno mai portato a risultati utili”. “Scendano in campo come protagonisti di questo momento critico animi pacificati, spiriti illuminati, tessitori d‘intese per promuovere accordi possibili, rispettosi della dignità dei lavoratori”, è l’auspicio del vescovo di Terni-Narni-Amelia. “I governanti, prima che sia troppo tardi, intervengano con decisione e lungimiranza per dare risposte concrete a migliaia di famiglie in ansia e debilitate dalla lunga e pesante depressione sociale, che sembra non aver fine”, prosegue monsignor Piemontese. “Come uomini e donne di fede della comunità ecclesiale di Terni-Narni-Amelia, esprimiamo solidarietà alle famiglie e ai lavoratori delle Ast e continuiamo a sostenere con la preghiera la speranza del nostro popolo”, conclude il presule.Bagnasco: voce dei lavoratori da prendere sul serioQuella dei lavoratori che hanno manifestato ieri a Roma per la difesa delle acciaierie di Terni "è una voce da prendere con tanta serietà" perché "esprime la preoccupazione e la paura di tante persone di perdere la propria sicurezza lavorativa e quindi di mettere in crisi lasussistenza dignitosa delle proprie famiglie". Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, ha commentato gli scontri di ieri tra le forze dell'ordine e gli operai della Ast. E ha aggiunto: "Sono certo che questo problema si sta prendendo con serietà nelle sedi opportune in vista di soluzioni e di strade che siano adeguate e incisive, attraverso il dialogo delle parti e - ha concluso - la presa di coscienza sempre più puntuale della realtà dellecose".
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