giovedì 9 aprile 2015
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​Come è possibile che un uomo armato riesca a entrare al Palazzo di giustizia e poi salire al terzo piano indisturbato, come è accaduto questa mattina a Milano, dove ha ucciso tre persone? I Tribunali italiani, al di là delle apparenze, sono tra i luoghi meno sorvegliati d'Italia. Il servizio di vigilanza è affidato ad aziende private che non sempre riescono a garantire gli stessi standard delle forze dell'ordine. In particolare a Milano l'accesso è consentito attraverso un metal detector simile a quello degli aeroporti e a un controllo bagagli su nastro ai raggi X. Quelli presenti a Milano sono apparecchi tecnologicamente non tra i più avanzati. Da regolamento, avvocati e magistrati accedono a Palazzo di giustizia quasi senza controllo, semplicemente mostrando il tesserino professionale. Il Tribunale di Milano viene frequentato giornalmente da non meno di 10 mila persone e l'enorme afflusso che si registra specialmente al mattino può creare difficoltà ai varchi di sicurezza e non si può escludere che possano essere introdotte armi di vario tipo, dalle pistole a coltelli. La sorveglianza interna invece è affidata a una unità dei carabinieri che svolge un servizio di pattugliamento interno al Palazzo e di sorveglianza nelle udienze più "calde". Il gruppo è piuttosto limitato: una ventina di militari a fronte di decine di udienze celebrate ogni giorno.
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