venerdì 12 dicembre 2014
Alta partecipazione alla protesta di Cgil e Uil. Napolitano: esasperazione non fa bene al Paese. Il premier: rispetto chi sciopera ma non mi faccio impressionare.
Balletti politici e diritti a scartamento ridotto di Francesco Riccardi
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"Buongiorno e buono sciopero a tutte e tutti #CosiNonVa". Così in un tweet Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha dato il via alla giornata di sciopero generale, proclamata per oggi da Cgil e Uil, per chiedere "a Governo e Parlamento di cambiare in meglio la legge sul lavoro e la legge di stabilità, rimettendo al centro il lavoro, le politiche industriali e dei settori produttivi fortemente in crisi, la difesa e il rilancio dei settori pubblici e e la creazione di nuova e buona occupazione". "Se il messaggio di Renzi è 'tiriamo dritto' sappia che sappiamo tirare dritto anche noi.Non abbiamo bisogno di sentirci minacciati", ha detto poi Susanna Camusso durante il comizio a Torino.Disagi in tutte le città e 54 cortei organizzati in ogni angolo d'Italia. Due i punti di riferimento: la piazza di Torino, con la presenza di Susanna Camusso, e quella di Roma, con il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. I dati che provengono dal settore industriale segnano un'altissima adesione allo sciopero generale con una media del 60%, 1,5 milioni in piazza. Nei trasporti aerei lo sciopero ha registrato notevoli cancellazioni in tutti gli aeroporti, con oltre il 50% dei voli Alitalia cancellati preventivamente a Fiumicino e 35 delle altrecompagnie, a Linate cancellati 110 voli, a Malpensa 140.   I lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati, compresi i ferrovieri dopo il ritiro della precettazione annunciata ieri dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, hanno incrociato le braccia per otto ore.  "Lo sciopero generale proclamato per oggi è segno di una notevole tensione tra sindacati e governo" ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lasciando Torino."È bene che ci sia rispetto reciproco delle prerogative di ciascuno e non si vada a una esasperazione come quella di cui oggi abbiamo il segno. Non fa bene al Paese". "Mi auguro - ha aggiunto Napolitano - che si discuta sia le decisioni già prese come quelle della legge di riforma del mercato del lavoro, sia quella da prendere soprattutto per il rilancio dell'economia e dell'occupazione in un contesto europeo e si trovi la via di una discussione pacata. Naturalmente - ha concluso - il governo ha le sue prerogative e le ha anche il Parlamento e il sindacato ha il suo ruolo da svolgere".Il perchè della protesta viene spiegato da Camusso: "È una scelta del governo se continuare a provare a innescare il conflitto oppure se sceglie di discutere. Deve essere chiaro che noi non ci fermiamo.Continueremo a contrastare le scelte sbagliate per aver una prospettiva di lavoro in questo paese". Da parte sua, Carmelo Barbagallo leader della Uil ha detto: "Faremo una nuova resistenza e questa piazza dimostra che ce la faremo". Alcune migliaia di studenti sono partiti in corteo poco dopo le 10 da Piazza Cairoli a Milano, con striscioni "Contro i tagli alla scuola e contro il Jobs Act".  Alcuni fumogeni e oggetti sono stati lanciati davanti al Palazzo della Regione, dai manifestanti del corteo della rete studentesca. Il bilancio degli scontri è di 11 agenti contusi. 

Sono migliaia le persone scese in piazza a Torino. Ad aprire il corteo, partito da piazza Vittorio dopo una delegazione di vigili del fuoco lo striscione che recita lo slogan della manifestazione, 'Così non va', dietro il quale hanno sfilato Susanna Camusso e il segretario generale della Uil Piemonte, Gianni Cortese che rispettivamente hanno aperto e chiuso il comizio conclusivo della manifestazione in piazza San Carlo. Sul palco anche sei delegati in rappresentanza dei vari settori produttivi. Scontri tra polizia e autonomi si sono verificati in corso Regina Margherita, a Torino, all'altezza del Rondò della Forca. I dimostranti, che si erano staccati dal corteo di Cgil e Uil, hanno tentato di proseguire lungo il corso forzando il blocco delle forze dell'ordine, che hanno risposto con una carica di alleggerimento. Fermati otto manifestanti. "Così non va. abbiamo proposte concrete per cambiare l'italia". Così lo striscione d'apertura del corteo di Cgil e Uil a Roma partito da piazzale dell'Esquilino, lungo via Cavour. In prima fila il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, e accanto a lui il segretario della Cgil Roma e Lazio, Claudio De Bernardini. Una grande manifestazione a cui hanno partecipato 40mila persone.  militanti dei movimenti per l'abitare hanno occupato uno stabile a Roma, nei pressi del Policlinico Umberto I. Questa la stima fornita da Cgil e Uil per il corteo che ha sfilato per le vie di Roma. Anche alla testa del corteo di Napoli lo striscione che riprende lo slogan della manifestazione nazionale: "Campania così non va!"; alle spalle dello striscione tante bandiere rosse e azzurre, colori di Cgil e Uil. In contemporanea con la manifestazione Cgil e Uil, sono partiti a Napoli altri due cortei organizzati da studenti, collettivi universitari e precari, uno da Piazza del Gesù e uno da Piazza Garibaldi. Banche imbrattate con uova e vernice rossa e letame lanciato contro l'ufficio esecuzioni e protesti della Corte di appello e contro la sede Ncd nel centro città: è la protesta messa in scena a Bologna dai cortei studenteschi e dai collettivi.In serata il commento di Renzi: "rispetto" per chi sciopera e per ilsindacato, ma "non sono il tipo da farmi impressionare"; quindi dadomani "pronti al dialogo ma c'è un Paese da cambiare e noi locambieremo, a testa alta andiamo nella direzione che pensiamo siaunica per salvare l'Italia".
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