Un
centinaio di migranti è sceso in piazza per le strade di San
Ferdinando per protestare dopo l'episodio di
ieri nel corso del quale un carabiniere ha ucciso un giovane del
Mali che lo aveva aggredito e ferito con un coltello.
Tra i manifestanti c'è rabbia e tensione, ma al momento non
si registrano episodi di violenza.
I migranti scandiscono
slogan contro i carabinieri, definendoli "razzisti" , gridano anche "Italia razzista" ed espongono
cartelli dello stesso tenore.
Gli immigrati che stanno attuando la manifestazione si stanno
recando davanti la sede del Comune.
Sono presenti agenti di Polizia in borghese che stanno
controllando l'evolversi della protesta.
Il giovane rimasto ucciso ieri mattina ha colpito
un carabiniere con una coltellata al volto. Poi, nonostante i
tentativi di riportarlo alla calma, ha aggredito nuovamente lo
stesso militare che ha estratto la pistola
d'ordinanza ed ha sparato un colpo di pistola mortale.
Teatro della tragedia costata la vita al 27 del Mali, Sekine Traore, la tendopoli di San Ferdinando che nel periodo della raccolta delle arance arriva ad ospitare più di un migliaio di extracomunitari in cerca di lavoro ed adesso circa 500.
Sulla dinamica del fatto, il procuratore di Palmi Ottavio
Sferlazza, intervenuto sul posto, non ha dubbi: si delinea la
legittima difesa da parte del militare che comunque, a sua
tutela in vista dell'effettuazione dell'autopsia, sarà iscritto
nel registro degli indagati. Il militare è stato medicato con
cinque punti di sutura, mentre due suoi colleghi e due
poliziotti hanno avuto solo lievi contusioni.
Tutto è cominciato di prima mattina all'interno di una tenda.
Traore, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori dopo
avere sentito gli immigrati presenti al fatto, ha aggredito due
ospiti della struttura, ferendone uno ad un braccio con un
coltello da cucina, per una lite banale o, più probabilmente, in
un tentativo di rapina. Sono stati gli altri immigrati,
spaventati, a chiamare i carabinieri.
Quando i primi due militari sono giunti sul posto hanno
trovato Traore in evidente stato di alterazione psicofisica.
Hanno cercato di parlare con lui, di calmarlo, ma il giovane,
per tutta risposta, ha menato fendenti alle pareti della tenda.
Poi, quando sono giunte altre due pattuglie, una dell'Arma ed
una della Polizia, ha cominciato a lanciare sassi contro
militari ed agenti.
Improvvisamente la tragedia. Traore si è scagliato contro un
militare ferendolo al volto, all'altezza dell'occhio destro.
L'uomo è stato momentaneamente allontanato dagli altri militari
e dagli agenti, ma poi è tornato ad aggredire il carabiniere
cercando di colpirlo un'altra volta. Il militare, a quel punto,
ha estratto l'arma ed ha fatto fuoco colpendo Traore all'addome.
L'uomo è stato subito soccorso e trasportato nell'ospedale di
Polistena dove, però, è morto dopo alcune ore.
Solidarietà al carabiniere è stata espressa da vari esponenti
politici, da Matteo Salvini a Ignazio La Russa a Giorgia Meloni,
mentre il sindaco di Rosarno - che dista pochi chilometri da San
Ferdinando - Giuseppe Idà, ha chiesto l'intervento del premier
Renzi e del ministro Alfano: "il problema è nazionale e noi, da
soli, non ce la facciamo".