Manuel Romano/NurPhoto
Prosegue il lavoro di recupero del patrimonio culturale delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto in Centro Italia. Ad Accumoli sono state recuperate le opere d'arte presenti nella chiesa di Santa Maria della Misericordia e da
quella della Madonna delle Coste, entrambe gravemente lesionate dal
sisma.
"Un altro importante risultato conseguito dai tecnici e
funzionari del Mibact - ha dichiarato il ministro dei beni e
delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini - che
stanno operando con grande professionalità, passione e spirito
di sacrificio per salvare il patrimonio culturale colpite dal sisma".
Da Santa Maria della Misericordia sono state prelevate due
pale d'altare dell'Immacolata Concezione (dipinto a olio su
tela, sec. XVI) e della Madonna della Misericordia, e i santi
Anna, Giacomo Maggiore e Francesco (dipinto a olio su tela,
databile tra il 1635 e il 1649, opera di Alessandro Turchi detto
l'Orbetto), compresa la cimasa dell'altare con la Trinità
(60x60, dello stesso pittore).
Sono state inoltre messe in salvo
la tela con S. Nicola (ambito romano, XVII sec.), due tele con
Sacro Cuore di Gesù e Addolorata, sec. XVIII-XIX). Recuperati
anche reliquiari del XVIII secolo e quattro candelieri d'altare
in lamina di argento sbalzata e cesellata (sec. XVIII); tra gli
arredi la statua lignea del Cristo Deposto, recuperata
all'interno della teca alla base dell'altare centrale (sec.
XVII, policroma con tracce di doratura e rivestimento del
perizoma in argento) e due statue lignee policrome raffiguranti
un santo e una martire coronata. Inoltre, paramenti liturgici
del XVII secolo.
Dalla chiesa delle Madonna delle Coste è stata estratta una
croce processionale in lamina d'argento sbalzata e cesellata
(XVI sec.). Tra i materiali anche alcuni ex-voto.
L'operazione è stata portata a termine dagli storici e dai
restauratori della squadra rilevamento danni del Mibact,
assistiti dai tecnici dell'Istituto Superiore per la
Conservazione e il Restauro, con l'assistenza di Vigili del
Fuoco, Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale,
Protezione Civile e volontari. Tutte le opere sono ora nella
Caserma della Scuola della Guardia Forestale di Cittaducale.