mercoledì 7 ottobre 2015
L’arcidiocesi di Trento ha revocato l'incarico a don Gino Flaim, che in un’intervista ha espresso alcune considerazioni «inaccettabili» sulla pedofilia e sull’omosessualità.
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L’arcidiocesi di Trento ha revocato «l’incarico di collaboratore pastorale e la facoltà di predicazione» a don Gino Flaim, finora collaboratore pastorale della parrocchia di San Pio X a Trento, che in un’intervista ha espresso alcune considerazioni sulla pedofilia e sull’omosessualità. L’arcidiocesi ha sottolineato in un comunicato che «la Chiesa di Trento si dissocia pienamente dalle dichiarazioni rilasciate da un anziano prete diocesano» e ha affermato che il religioso, «interpellato dalla cronista in un contesto del tutto casuale, ha espresso argomentazioni che non rappresentano in alcun modo la posizione dell’arcidiocesi di Trento e il sentire dell’intera comunità». Don Gino Flaim, durante la trasmissione L’aria che tira su La7, aveva dichiarato tra l’altro: «Io la pedofilia posso capirla, l’omosessualità non lo so»; e, alla domanda se l’omosessualità fosse una malattia, ha risposto: «Credo proprio, penso di sì». Le reazioni sono state immediate: oltre all’arcidiocesi, ha preso le distanze anche la politica, con interventi giunti da ogni schieramento.
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