lunedì 30 maggio 2016
Grande dispiegamento di forze di sicurezza per l'avvio della operazione di bonifica. La destinazione è ignota, ma la prima tappa sarà in Italia.
Caserta, al via il trasferimento delle ecoballe
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Ora 11,25, il lungo braccio della benna preleva delicatamente la prima ecoballa, il grande "pacco" di rifiuti imballati. E lentamente lo carica sul cassone di un camion. Ci vuole molta prudenza. La plastica che contiene i rifiuti è deteriorata e si vede il contenuto: un miscuglio di rifiuti ancora umidi malgrado gli anni trascorsi. Anche per questo tutto è controllato dall'alto con un drone. Comincia così l'operazione per smaltire i sei milioni di ecoballe, disastrosa eredità dell'interminabile emergenza rifiuti in Campania. "È un evento storico - proclama il governatore della Regione, Vincenzo De Luca -. Vorremmo che da qui arrivasse all'Italia il messaggio di un Sud che combatte, non si arrende, lavora con rigore spartano per realizzare la più gigantesca opera di bonifica mai realizzata, con legalità e contro la camorra. Sul campo e non nei salotti".

Evento e scandalo. Con seguito di denunce e polemiche. E lo conferma la presenza in massa delle Forze dell'ordine, elicottero compreso. Questo luogo, tra i Comuni di Villa Literno e Giugliano, è la rappresentazione di uno spreco di 1,5 miliardi. Ora saranno spesi 450 milioni per smaltire tutto, finanziamento per il quale il governatore ringrazia pubblicamente Renzi: "È il primo per il Sud dopo tanti anni". Oltre un milione di ecoballe finiranno in impianti all'estero, due milioni, dopo un trattamento, saranno utilizzati come combusibile nei cementifici, altri due milioni dopo differenziazione e inertizzazione serviranno per il recupero delle cave dismesse, altro gravissimo disastro ambientale campano. Si comincia oggi coi primi camion che però non si sa bene dove andranno. Quasi "top secret", per evitare possibili contestazioni visto che in attesa del "via libera" di Romania, Bulgaria, Spagna e Portogallo, Paesi destinatari dei rifiuti, le prime "ecoballe" saranno portate in siti di trasferenza in Italia. "Sicuramente non vanno in Campania", assicura De Luca. "Vanno in impianti autorizzati" si limita a dire un tecnico. Oggi partono le prima dopo un controllo sull'eventuale presenza di rifiuti radioattivi e un imballaggio con un film in plastica nuovo.
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