venerdì 7 marzo 2014
Confermate le 15 condanne inflitte in appello per il crac del 2003. Pena ridotta di cinque mesi solo per il patron Calisto Tanzi (nella foto) e il braccio destro Fausto Tonna, di quattro mesi per Giovanni Tanzi e di tre mesi per Luciano Silingardi.
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Confermate, dalla Cassazione, le 15 condanne inflitte in appello per il crac della Parmalat del 2003. Lieve sconto di pena di cinque mesi solo per il patron Calisto Tanzi e il braccio destro Fausto Tonna, di 4 mesi per Giovanni Tanzi e di tre mesi per Luciano Silingardi per la prescrizione dell'accusa di associazione a delinquere. I supremi giudici della Quinta sezione penale, dopo una camera di consiglio di circa quattro ore, hanno in sostanza convalidato la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Bologna il 23 aprile 2012 per il crac da 14 miliardi di euro che ha truffato 38mila risparmiatori. Il verdetto della Cassazione accoglie quasi interamente, a parte la dichiarazione di prescrizione, le richieste del sostituto procuratore generale Pietro Gaeta.Le condanne, 17 anni e cinque mesi a Tanzi  - Iin seguito al piccolo sconto di pena - per prescrizione - rilevato dalla Cassazione, con il verdetto appena emesso, la condanna di Calisto Tanzi scende da 17 anni e dieci mesi a 17 anni e cinque mesi di reclusione (sconto cinque mesi). Per l'ex braccio destro Fausto Tonna, scende da nove anni, 11 mesi e 20 giorni a nove anni, sei mesi e 20 giorni (sconto sconto mesi). Per Giovanni Tanzi - fratello di Calisto - scende da dieci anni e sei mesi a dieci anni e due mesi (sconto quattro mesi). Diminuisce di tre mesi per Luciano Silingardi che ottiene così cinque anni e nove mesi.
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