mercoledì 21 settembre 2016
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«Il Movimento per la Vita Italiano ringrazia le parlamentari italiane che, trasversalmente, hanno contribuito a bocciare in Consiglio d'Europa la mozione De Sutter sulla maternità surrogata, rigettando l'esistenza di una maternità surrogata di tipo altruistico a causa dei "rimborsi spese" previsti per le schiave dell'utero in affitto». È il commento del Movimento per la Vita alla nuova bocciatura da parte del Consiglio d’Europa del Rapporto De Sutter favorevole alla maternità surrogata legale nei 47 Paesi membri (Italia inclusa). «Chiediamo alle forze politiche di ogni colore – si legge in una nota – di riconoscere che anche la cosiddetta donazione di ovuli per la fecondazione eterologa prevede forme inaccettabili di commercializzazione del corpo umano. È assurdo che le regioni italiane comprino all'estero ovociti, facendo finta di non sapere che provengono da donne in condizioni di bisogno, anche se il loro pagamento è mascherato da rimborso spese. Il Movimento per la Vita propone a questo riguardo di realizzare piuttosto l'eterologa, dando una speranza di vita ai tanti embrioni congelati in sovrannumero durante le pratiche di fecondazione omologa: meglio l'adozione degli embrioni per la nascita che lo sfruttamento del bisogno». Roccella (Idea): Parlamento italiano dica no come il Consiglio d’Europa al nuovo mercato della maternità in affitto “Il Consiglio d'Europa boccia la possibilità di distinguere tra maternità surrogata gratuita e a pagamento, riconoscendo quello che da anni ripetiamo: e cioè che la gratuità, per la fecondazione eterologa come per l'utero in affitto, è solo la maschera dello sfruttamento. - lo dichiara la parlamentare di IDeA Eugenia Roccella -.Nessuna donna cede il figlio che ha portato in grembo per nove mesi se non è in condizione di bisogno, e se non le viene offerta in cambio una somma di denaro. Altrettanto avviene per la cosiddetta ovodonazione: si tratta di una terminologia ingannevole, con cui si cerca di coprire la verità della compravendita di ovociti da donne spesso molto giovani. Dopo la pessima, del tutto inutile mozione sull'utero in affitto approvata alla Camera, è ora che il parlamento italiano si occupi efficacemente della questione, dicendo un no chiaro al nuovo mercato del corpo femminile e della maternità, che umilia le donne.”
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