lunedì 29 agosto 2016
Tra le cause degli incidenti a raffica anche l'ondata di caldo che ha porovocato il cedimento della massa nevosa. Difficile il recupero dei corpi.
Monte Rosa, 6 alpinisti morti in due giorni
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Il soccorso alpino valdostano ha recuperato i corpi di due alpinisti deceduti sul Passo di Verra, sul Monte Rosa. Le due salme sono state avvistate da una guida alpina impegnata nell'ascensione del Polluce. I corpi si trovano a quota 3.800 metri. I due alpinisti sono probabilmente precipitati per alcune centinaia di metri nella zona a monte della via normale di salita al Polluce (4.092 metri), sulla parete Ovest. Si tratta di un itinerario alpinistico del Monte Rosa, assieme a quello della vicina vetta del Castore (4.228 mt), molto frequentato in questo periodo. Sul posto, assieme alle guide del soccorso alpino valdostano, sta operando anche il personale della guardia di finanza (Sagf) per la ricostruzione di quanto accaduto. Un terzo alpinista è morto sempre oggi e sempre sul Monte Rosa, precipitando dalla cresta del Castore, sul versante svizzero, a quota 4.200 metri. Dopo una chiamata giunta alle 12.30 circa al Soccorso alpino valdostano, è intervenuta per competenza territoriale la compagnia elvetica Air Zermatt, che sta recuperando la salma. Questi tragici incidenti di oggi seguono, a distanza di 24 ore, un'altra tragedia avvenuta ieri sempre sul massiccio del Monte Rosa in cui hanno perso la vita tre alpinisti svizzeri precipitati per 800 metri lungo un canalone sul versante piemontese. La tragedia di domenica è stata provocata quasi sicuramente, spiegano fonti del Soccorso alpino, non dall'inesperienza o da una qualche imprudenza, ma dall'ondata di caldo che si è fatta sentire anche su una delle vette più alte d'Europa: sono state le temperature elevate, infatti, a provocare il cedimento della massa nevosa. Tanto è vero che il recupero dei corpi, nel corso della giornata, è stato impossibile.
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