mercoledì 29 ottobre 2014
​L'appello delle associazioni al governo perché non vengano interrotti gli aiuti. Alfano: operazione di emergenza, chiuderà. «Nessuna polemica con la Marina militare». Venerdì i promotori dell'appello a Roma per presentare le iniziative.
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Un appello al governo perché non venga interrotta l'operazione Mare nostrum, e "l'Italia non si sottragga alla responsabilità di salvare vite umane". È questa la richiesta firmata da diverse organizzazioni che si occupano di migranti. Il testo dell'appello e le iniziative che verranno messe in campo per sostenerlo saranno presentate in una conferenza stampa che si terrà venerdì alle 11, a Roma. Saranno presenti esponenti delle organizzazioni promotrici: Acli, Arci, Asgi, Casa dei diritti sociali-focus, Caritas italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comunità di s.Egidio, Emmaus Italia, Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Fondazione migrantes, Giù le frontiere, Libera, Razzismo brutta storia, Rete G2, Rete primo marzo, Save the children Italia, Sei Ugl, Terra del fuoco, Uil."Ho sempre detto che Mare nostrum non avrebbe fatto il secondo compleanno e non lo farà. Mare nostrum chiuderà perché era un'operazione di emergenza": così il ministro dell'Interno Angelino Alfano,oggi a Palermo per la consegna di 530 beni confiscati alla mafia. "Dobbiamo adesso puntare su altre strategie che sono in primo luogo rappresentate dalla collaborazione con i paesi delle rive del Nord africa e da un aiuto lì - ha detto Alfano -. Nel frattempo l'Europa deve scendere in mare non con le stesse modalità di Mare nostrum, che sono ritenute troppe avanzate dal punto di vista della linea di intervento della Marina militare, ma con un'operazione di Frontex che presidierà la frontiera di Schengen che è a trenta miglia dalle coste italiane". "Non c'è alcuna polemica con la Marina militare, come affermato in una nota dalla stessa Marina, e si va avanti di comune accordo. L'operazione Mare nostrum ha consentito di salvare decine e decine di migliaia di vite umane, non tutte perché dalle dichiarazioni dei superstiti e i cadaveri contati in mare, oltre 3.000 persone sono morte. È stata un'operazione concepita dopo i 366 morti di Lampedusa ed è stata concepita a termine", ha concluso Alfano.
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