sabato 9 gennaio 2016
Tragedia familiare a Giugliano. L'uomo ha tentato di togliersi la vita ed è stato ricoverato in ospedale. Sull'accaduto indagano i carabinieri.
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Tragedia familiare nel napoletano: un uomo ha ucciso moglie e figlia di quattro anni. Poi ha cercato di suicidarsi. Ricoverato in ospedale, le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate ed è morto.La tragedia è avvenuta a Licola, località balneare di Giugliano, in un piccolo appartamento sulla spiaggia dove la famiglia di ucraini viveva. Stamattina il datore di lavoro dell'uomo, non vedendolo arrivare al vivaio, è andato a casa sua, ha suonato all'appartamento. L'uomo, 39 anni, ucraino, ha aperto la porta: era lordo di sangue. Il datore di lavoro ha chiamato i carabinieri.
La moglie, 30 anni, e la figlia, di soli quattro anni erano in un lago di sangue, uccise, secondo quanto risulta dai primi accertamenti medico-legali, a colpi di ascia. Sono morte nella notte o alle prime luci del mattino. L'uomo aveva ferite di coltello alla gola, che si era autoinferto. È stato trasportato all'ospedale di Pozzuoli, dove è stato ricoverato in stato di fermo. Le sue condizioni, che inizialmente non sembravano gravi, si sono aggravate ed è deceduto. Non avrebbe detto nulla per spiegare quanto successo. Secondo alcune testimonianze dei vicini era una famiglia normale, qualche lite, ma nulla più.
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