martedì 26 maggio 2015
​Fermata una donna che confessa: volevo uccidere il pm. Il malfunzionamento dello scanner era stato segnalato mesi fa.
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​Entra in tribunale con un coltello e malmena una segretaria. Nuova falla nei sistemi di sicurezza di un tribunale lombardo dopo la strage del Palazzo di Giustizia di Milano, che lo scorso 9 aprile costò la vita a tre persone: stamattina è toccata al tribunale di Lodi, dove intorno alle 8,30 una donna armata di coltello ha aggredito la segretaria del pm Alessia Menegazzo. La donna, è entrata in tribunale con un coltello da cucina nascosto nella borsa e ha eluso i controlli del metal detector, parzialmente guasto da sei mesi. Ha chiesto alla segretaria di poter parlare con il magistrato ma essendo sprovvista di appuntamento l'incontro le è stato negato: la donna ha quindi aggredito la segretaria, l'ha scaraventata a terra e le ha messo le mani al collo prima di essere immobilizzata da vigilantes e carabinieri. Nella borsa le è stata trovata l'arma. La vittima è stata condotta in ospedale con alcune contusioni. La 38enne che l'ha aggredita, pare a causa di un processo per diffamazione del quale voleva parlare con il magistrato che segue il fascicolo, potrebbe essere denunciata per aggressione."Volevo ucciderla" ha raccontato la donna arrestata all'agente di polizia giudiziaria che l'ha bloccata. Ora Maria Rosa Capasso dovrà rispondere di resistenza e lesioni aggravate dalla premeditazione, porto abusivo d'arma e anche di danneggiamento. La Procura di Lodi svolgerà gli atti urgenti come la richiesta di convalida dell'arresto e, dopo la decisione del giudice, gli atti saranno trasmessi a Brescia,competente a indagare su fatti riguardanti magistrati del distretto di Corte d'Appello di Milano. Siamo indignati e amareggiati per quello che è successo. Continuiamo a fare il nostro lavoro con l'impegno di sempre". Lo ha detto il procuratore di Lodi, Vincenzo Russo, riguardo le carenze nella sicurezza dopo l'aggressione subìta stamani da un suo pm in Procura. Russo ha ricordato che aveva immediatamente segnalato il malfunzionamento dello scanner sia al Prefetto sia alle forze dell'ordine. In Prefettura c'era stato anche un incontro insieme al sindaco di Lodi, Simone Oggetti. Siamo indignati e amareggiati per quello che è successo. Continuiamo a fare il nostro lavoro con l'impegno di sempre". Lo ha detto il procuratore di Lodi, Vincenzo Russo, riguardo le carenze nella sicurezza dopo l'aggressione subìta stamani da un suo pm in Procura. Russo ha ricordato che aveva immediatamente segnalato il malfunzionamento dello scanner sia al Prefetto sia alle forze dell'ordine. In Prefettura c'era stato anche un incontro insieme al sindaco di Lodi, Simone Oggetti.
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