lunedì 22 settembre 2014
​La Marina impegnata in tre diverse operazioni di «Mare Nostrum». Ieri nuovo naufragio a 30 miglia al largo della costa libica: almeno 10 morti e 30 dispersi.
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Giornata intensa, ieri, per le navi della Marina Militare impegnate nell'operazione Mare Nostrum, intervenute nelle ultime 24 ore in tre operazioni di soccorso ad imbarcazioni provenienti dalle coste del nord Africa, imbarcando numerosi migranti anche da navi mercantili che hanno supportato le operazioni nello Stretto di Sicilia. Tra questi, anche i sopravvissuti al naufragio di un gommone avvenuto ieri a 30 miglia dalle coste libiche che conta almeno 10 morti e una trentina di dispersi. Il pattugliatore Sirio - riferisce la Marina Militare - ha soccorso ieri pomeriggio a sud di Lampedusa un gommone con 105 migranti tra cui 1 donna ed 1 minore. Al termine del recupero, la nave si è diretta nell'area dove la motonave Stjerneborg (Singapore) ha soccorso, sempre ieri pomeriggio, numerosi naufraghi del gommone affondato. Un elicottero EH 101 della Marina Militare è decollato dalla base di Lampedusa per supportare le operazioni di ricerca e soccorso. Il pattugliatore Sirio, ultimato il trasbordo dei 55 naufraghi soccorsi dalla motonave Stjerneborg, è rimasto in area per continuare le ricerche di eventuali altri superstiti. La fregata Aliseo, durante la notte, ha poi soccorso 96 migranti da una imbarcazione in legno. La nave anfibia San Giusto ieri ha recuperato 105 migranti da un gommone in condizioni di precaria galleggiabilità e successivamente ha imbarcato 229 migranti già recuperati dalla nave mercantile Bourbon Orca (Norvegia). Sempre ieri pomeriggio, la motovedetta CP302 ha soccorso 33 migranti da una imbarcazione trasportandoli a Lampedusa. Tra loro anche una donna incinta.
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