sabato 18 aprile 2015
Obiettivo cifra tonda per l'inaugurazione. Renzi: sarà una grandissima occasione per l'Italia. Sala: pochissimi padiglioni in ritardo. Cantone: abbiamo fatto una grande rimonta.
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​Arrivare all'inaugurazione del primo maggio con "in cassa" dieci milioni di biglietti. Tentare il bis per sfondare il tetto dei 20 milioni ad esposizione conclusa. Da Pompei, ultima tappa della manifestazione l'Expo delle Idee dedicata ai "contenuti" dell'esposizione milanese, il premier Matteo Renzi appena rientrato dagli Usa, l'ad Giuseppe Sala e il commissario anticorruzione Raffaele Cantone hanno fatto il punto sulle previsioni per l'imminente apertura dell'esposizione universale. Dodici giorni al "d day" e uno slalom continuo tra i "gufi" cari al premier e le polemiche sui ritardi che hanno attanagliato tutto il tortuoso cammino della realizzazione del sito e delle infrastrutture. "Ogni giorno ce n'è una" dice Renzi che se la prende con gli exposcettici. Quelli che dicono: "non tutti i padiglione saranno pronti". Ma anche se poi li vedranno finiti si chiederanno: "chissà cosa c'è dietro". "Qualsiasi giorno di ritardo è un'ottima ragione per correre più veloce" taglia corto il premier. Poi ribadisce un concetto che gli è chiaro: "Expo è una grandissima occasione per cambiare l'impostazione e l'approccio dell'Italia. Una gigantesca opportunità per tornare a fare l'Italia". Convinto di tagliare il traguardo in tempo anche Sala che ogni giorno deve fronteggiare intoppi. Dalla psicosi sulla sicurezza ai mancati collaudi dei padiglioni per mancanza di tempo. "L'Expo di Milano batterà il record di presenze di 54 Paesi. Finora - ha ricordato Sala - è stato speso meno del budget assegnato, dando lavoro a 7500 persone. I padiglioni in ritardo sono davvero pochissimi. Siamo vicini a preparare tutto" ha sintetizzato.  L'Expo "partirà il primo maggio e nel modo migliore": lo ha detto il presidente della Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, parlando con i giornalisti a Pompei. "Pensiamo cosa è stato trovato lo scorso anno - ha proseguito Cantone - quando si era ipotizzato anche un rinvio. Tutto questo non è avvenuto". Cantone ha ricordato che si "è provato a fare i controlli in maniera approfondita" ricordando che "nell'ultimo periodo si è corso moltissimo".
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