lunedì 28 luglio 2014
Un lungo serpentone di persone in corteo per protestare contro la chiusura della raffineria. Tra di loro anche il vescovo Gisana. Messaggio di monsignor Pennisi.
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Un lungo serpentone di 20mila persone in corteo Gela, a difesa della raffineria. Non solo lavoratori e neanche soltanto sindacati, ma tantissimi cittadini e le rappresentanze istituzionali della provincia di Caltanissetta sfilano per le strade. In piazza insieme al segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava e alla leader nazionale della Cgil Susanna Camusso ci sono il vescovo di piazza Armerina monsignor Rosario Gisana, che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera aperta alla diocesi chiedendo per Gela "non tagli ma investimenti". In corteo anche i sindaci del comprensorio. Quello di Gela Angelo Fasulo, il vicesindaco di Caltanissetta, i primi cittadini di Riesi, Sommatino, Niscemi. Inoltre, i vertici territoriali di Cgil Cisl Uil. Per la Cisl, Emanuele Gallo. Lungo tutto il percorso manifesti ricordano che "Il lavoro è l'unica forma di libertà dell'uomo". In mezzo alle bandiere sindacali, inoltre, si nota pure quella della sezione Marinai di Gela.A lavoratori e sindacati è anche arrivato un messaggio dell'arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi. A chiudere il corteo i Tir del settore agroalimentare.
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