lunedì 22 ottobre 2012
​Pace in vista tra il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, e il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, che era stato redarguito per aver chiamato solo "signora" il prefetto di Caserta. Ieri sera De Martino ha telefonato a don Maurizio e lo ha invitato a un incontro che si terrà giovedì. ROGHI TOSSICI, VAI AL DOSSIER
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Pace in vista tra il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, e il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, protagonisti del video che ha fatto il giro sul web in cui - durante una riunione sull' emergenza dei roghi tossici di rifiuti - si vede il rappresentante del governo rimproverare duramente il sacerdote per aver chiamato più volte "signora" il prefetto di Caserta, Carmela Pagano. De Martino e Patriciello dovrebbero vedersi giovedì.Ieri sera il prefetto De Martino ha telefonato a don Maurizio, subito dopo la Messa delle 20, e ha invitato il sacerdote in prefettura a Napoli. I toni sarebbero stati distesi e la volontà, a questo punto, è solo di chiarire.   Don Patriciello aveva scritto a De Martino "per dirgli che sono dispiaciuto per quanto accaduto. Io sono un prete, sono abituato a lavorare e a obbedire. Ho ribadito e ribadisco che non voleva arrecare un'offesa e per questo mi sono tenuto il rimprovero anche se lo ritengo ingiusto. Ma io ero in quella sede, senza spirito polemico, solo per rappresentare una situazione di disagio". Il prefetto, subito dopo aver saputo della lettera, si era subito detto pronto a incontrare il sacerdote "per  confrontarsi, al di la delle polemiche, sul lavoro svolto insieme da tutti, sugli obiettivi comuni che sono gli stessi che il parroco evoca nella lettera".De Martino intende incontrare don Patriciello perché, fanno sapere dalla prefettura, vuole chiarire "che non aveva alcun proposito di impedirgli di parlare tant' è che era stato lui stesso a volere fortemente estendere il tavolo sulla lotta ai roghi alla partecipazione dei comitati dei cittadini e di Don Patriciello ben conoscendo l'importante contributo che avrebbero potuto dare".Il sacerdote concorda: "Anche io sono pronto ad incontrare il prefetto e a stringergli la mano. Mi dispiace per tanto clamore. Ora bisognerà continuare a lavorare insieme, come finora fatto".
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