mercoledì 24 agosto 2016
Le foto dell'edificio di Amatrice ristrutturato nel 2012. E il campanile di Accumoli, che ha ucciso una famiglia di 4 persone, fu restaurato con i fondi del terremoto del 1997. Le indagini.
La scuola (antisismica) che non doveva crollare
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La scuola crollata di Amatrice è uno dei simboli del terrremoto di ieri. L'edificio che ospitava materne, elementari e medie, il Romolo Capranica, era stato ristrutturato secondo le norme antisismiche ed inaugurato nel settembre del 2012, 3 anni dopo il terremoto dell'Aquila. Invece come già successo altre volte in Italia la struttura non ha retto alla forte scossa di terremoto. Fortunatamente in questo caso, avvenuta di notte e in pieno agosto quando la scuola era deserta. accoLapresseFo_52323856.jpgL'inchiesta aperta dalla Procura di Rieti dovrà fare luce anche su questo crollo e sul campanile crollato ad Accumoli, che ha distrutto la famiglia Tucci, padre, madre e due figli di 8 e 7 anni. Il sindaco della frazione dice non c'è stata "imperizia" nel restauro. "La morte di una famiglia intera è un dramma, i figli erano cresciuti con i miei - ha detto commosso -, ma non strumentalizziamo. Un campanile di otto metri anche restaurato da poco con il terremoto è lecito che crolli. Non possiamo fare i campanile delle chiese in acciaio o in cemento armato, lo dico da tecnico. Comunque il Comune non è entrato nel restauro che è stato fatto con i fondi dell'ex commissario per il sisma del '97". LE FOTO DELLA SCUOLA di Pino CiociolaL'odore acre del gas a zaffate. La polvere negli occhi e in bocca. Il dolore smarrito, tremendo, di chi ha perso tutto. Le barelle caricate sulle ambulanze, gli elicotteri, tre, quattro, cinque, che fanno la spola senza mai fermarsi con qualche ospedale. I piccoli morti e nulla è peggio, può esser peggio.

 

La loro scuola ad Amatrice, ridotta in polvere quasi letteralmente. Spunta dietro un angolo, quasi d’improvviso. Impressiona.

Accartocciata, sbriciolata, macerie, polvere. Su un piccolo pezzo di parete rimasto in piedi c’è un calendario del 2016/2017, l’anno scolastico che qui dentro non si farà mai.

E grazie a Dio che è successo ad agosto e di notte.

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