venerdì 28 agosto 2015
Dal governo maggiori poteri al prefetto. Sciolto solo il municipio di Ostia. Il cardinale Vallini: anemia spirituale.
Un tutore per la Capitale e per Marino di Antonio M. Mira
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Nessuna sorpresa, tutto annunciato. Neppure dubbi che «gravi vizi di legittimità e procedurali» abbiano minato la situazione amministrativa capitolina, parola di Angelino Alfano in Consiglio dei ministri di ieri. Ma il governo non scioglie il Comune («non ci sono gli estremi», dice lo stesso Alfano) limitandosi al Municipio di Ostia, incarica il Prefetto Franco Gabrielli (che ieri ha telefonato a Marino ed è già al lavoro per organizzare la struttura di supporto al Campidoglio) di dare «proposte e indicazioni per pianificare con il sindaco gli interventi di risanamento dei settori risultati più compromessi dagli accertamenti ispettivi» e infine nomina l’ex-assessore comunale al Bilancio, Silvia Scozzese, «Commissario alla gestione commissariale del debito» (che sarebbe sostanzialmente a dire allo stesso Bilancio). Ignazio Marino, dai Caraibi, mostra... entusiasmo e la sua giunta pure. A proposito: chiedono ad Alfano cosa pensi dell’assenza del sindaco proprio e anche ieri: «No comment», la risposta. Fin troppo chiara.«Abbiamo snidato il male». Se insomma il commissariamento di Marino e i suoi non è "ufficiale", la loro attività adesso è sotto la lente d’ingrandimento del Prefetto. Sebbene dall’esecutivo si annacqui: il Prefetto ha «il compito di effettuare il raccordo operativo tra Comune e Regione. Il primo con competenze su accoglienza e trasporti, la seconda sulla sanità», chiarisce il sottosegretario Claudio De Vincenti. Commento del sindaco Marino affidato a una nota: «Non posso che dirmi soddisfatto per queste decisioni importanti, attese e positive. Abbiamo trascorso due anni a snidare e colpire il male». Non solo, ma «la collaborazione tra Campidoglio e governo è un elemento di ricchezza e sicurezza di grande importanza».Giubileo. Il ministro dell’Interno fa sapere che «sul Giubileo stiamo lavorando alla grande». Arriveranno i cantieri aperti ventiquattr’ore al giorno, il controllo dei lavori in corso di svolgimento e la supervisione dell’Anac. Poi sempre De Vicenti spiega che le procedure saranno rese più veloci, tanto da raggiungere un «dimezzamento dei tempi» per «bandi a evidenza pubblica e lavori connessi alla mobilità e alla viabilità» che consentano di «attrezzare Roma e migliorare la capacità di gestire l’evento con grandi afflussi dei pellegrini».Commento dal Vaticano? «Soddisfazione per questo pacchetto di misure – afferma monsignor Rino Fisichella, il capo dicastero cui il Papa ha affidato l’organizzazione dell’Anno Santo –. Sono impegnative e rese necessarie anche dalla brevità dei tempi, ma vengono a corrispondere alle oggettive esigenze di un evento così importante».«I più compromessi». Tornando ai settori romani messi peggio, nell’elenco di Angelino Alfano c’è il verde pubblico, l’ambiente, i campi nomadi, l’immigrazione e ancora l’albo delle ditte dei servizi, una serie di controlli su nomine e appalti e la revisione dei contratti compreso quello con l’Ama per la nettezza urbana. Cosa accadrà? Gabrielli dovrà curarne il risanamento, verranno adottati «atti di indirizzo e di programmazione generale», revocati gli affidamenti di lavori e di servizi senza procedure concorsuali e saranno passati al setaccio tutti i contratti. Poi partiranno le procedure di annullamento delle determine dirigenziali. Mentre per un buon numero di dirigenti e dipendenti del Campidoglio, ritenuti "infedeli" ci sarà la destinazione ad altro ufficio o altra mansione, insieme al procedimento disciplinare.L'appello del cardinale Vallini per Roma“C’è bisogno di laici cristiani che nei loro ambienti di vita e di lavoro diventino punti di riferimento e di discussione feconda. Roma oggi è una città anemica spiritualmente e questo dà il via a tutte quelle conseguenze morali negative; perciò c’è bisogno di una nuova linfa vitale che la percorra”. Questo l’appello lanciato da Lourdes dal cardinale vicario Agostino Vallini che in questi giorni guida il tradizionale pellegrinaggio della diocesi nella cittadina pirenaica. Tra i partecipanti, oltre 100 universitari degli atenei della capitale.

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