lunedì 21 aprile 2014
Quasi quattro italiani su dieci hanno scelto la gita all'aria aperta, causando rallentamenti e code su gran parte delle strade e autostrade italiane, mentre il 18% riposa. Consumi calati del 13,8%.
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Nonostante il tempo incerto lungo la Penisola quasi quattro italiani su dieci (38%) hanno scelto di trascorrere la Pasquetta all'aria aperta con la tradizionale gita fuori porta e il classico pic nic, mentre solo il 5% al ristorante e il 3% negli agriturismi, che in molti casi si sono attrezzati anche con la semplice messa a disposizione spazi per le tavolate fai da te. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè nel sottolineare che il 18% degli italiani ha colto invece l'occasione per riposare in casa mentre il 10% ha scelto di fare una vera e propria vacanza, per il 9% è un giorno come gli altri e per il 7% è  una opportunità per partecipare a manifestazioni ed eventi. La maggioranza degli italiani ha dunque mantenuto la tradizione del pic nic che quest'anno - sottolinea la Coldiretti - è stato segnato dalla maggiore attenzione ad evitare gli sprechi con il recupero degli avanzi del menu della Pasqua, che il 79% degli italiani ha trascorso a casa per una spesa di circa un miliardo. Insieme a salumi, formaggi, uova sode e le tradizionali grigliate sul posto, tra i piatti più gettonati del Lunedì dell'Angelo si classificano polpette, frittate di pasta o di verdure, pizze farcite, ratatouille e macedonia, ma anche colomba farcita da creme realizzati con la "cucina del giorno dopo". Accanto  parchi, aree protette che coprono il 10% del territorio nazionale, particolarmente gettonati secondo Terranostra gli agriturismi per l'opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare - sottolinea la Coldiretti - alla comodità e alla protezione garantita dall'ospitalità delle aziende di campagna anche nei confronti del maltempo.Peraltro molte aziende agrituristiche - conclude la Coldiretti - si sono attrezzate con l'offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all'acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica. Ancora dati "molto negativi", quello di Federconsumatori ed Adusbef, su consumi pasquali, che confermano "il forte condizionamento che la situazione economica del paese e delle famiglie soffrono". La riduzione dei consumi - secondo le associazioni dei consumatori - "ha registrato una caduta del 13,8% in generale con valori che oscillano da un meno 8 per le carni ovine, drammaticamente calano uova e colombe con un meno 21,5% rispetto ai dati del 2013. Anche per lo stesso 'consumo turistico' si conferma che solamente il 7,5% delle famiglie si è mossa nel periodo di Pasqua e Pasquetta pari a 1,8 milioni di famiglie (4 milioni e 600 italiani), dati clamorosi ma certamente prevedibili vista l'attuale situazione e su cui bisognerà intervenire". Per i presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti serve "una politica economica radicalmente diversa dal passato per dare lavoro soprattutto ai giovani" e bisogna "facilitare e migliorare i percorsi turistici e di accoglienza in un Paese come il nostro che molto potrebbe dare in tal senso".
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