lunedì 21 luglio 2014
​Grave situazione di degrado. Scoppia anche una rissa tra poveri: stranieri contro italiani per accaparrarsi qualche vestito e un po' di cibo
​La carica degli immigrati a Melilla
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Migranti ammassati e abbandonati. Una situazione insostenibile, dal punto di vista umano e non solo. Lo denuncia la Caritas di Catania, che parla senza mezzi termini di "stato d'abbandono in cui versano i migranti al Palaspedini", una struttura cittadina. "Da giorni - dice il direttore della Caritas diocesana don Piero Galvano - si assiste alle stesse scene: migranti disposti lungo i gradoni sopra mucchi di materassini maleodoranti, condizioni igienico-sanitarie precarie, con tanto di transenne che fungono da box improvvisati in spazi ristretti e angusti. Il tutto si manifesta nell'indifferenza generale". Secondo la Caritas l'aumento delle temperature ha spinto molti migranti a lasciare volontariamente la struttura, "creando non pochi problemi di ordine pubblico. Conseguenza dello stato d'abbandono è stata la rissa scoppiata tra migranti e italiani ieri sera,una vera guerra tra poveri, davanti gli occhi increduli dei volontari della Caritas giunti sul posto per consegnare vestiti e beni di prima necessità". È stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine.

Nelle ultime settimane Caritas Catania ha intensificato il suo impegno a sostegno dell'emergenza sbarchi rispondendo alle richieste pervenute dal Comune di Catania, fornendo disponibilità immediata. “I migranti - afferma ancora don Galvano meritano maggiore dignità e rispetto. L’accoglienza è segno di grande civiltà. Ogni persona bisognosa ha diritto di essere aiutata. Se ciascuno di noi si trovasse a vivere nelle condizioni in cui soggiornano gli immigrati, non pretenderebbe dagli altri aiuto, rispetto e accoglienza? Motivo per il quale, come ribadito più volte, occorre rinsaldare la rete di collaborazione tra associazioni e istituzioni attraverso una proficua comunicazione che rimetta al centro l'immigrato come persona e con come oggetto”.

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