sabato 23 aprile 2016
​​Nel mirino la famiglia Vastarella: ucciso Giuseppe di 42 anni e il cognato, tre persone ferite. Perquisizioni a tappeto.
Agguato di camorra, due morti a Napoli
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Perquisizioni in abitazioni di pregiudicati, posti di blocco e persone ascoltate: per tutta la notte sono continuate le indagini della Polizia dopo il raid di camorra di ieri sera in un circolo nel rione Sanità, nel centro storico di Napoli, con due morti e tre feriti. Nell'agguato - portato a termine mentre in strada c'erano numerosi bambini - sono stati ammazzati Giuseppe Vastarella, di 42 anni, esponente di spicco dell'omonimo clan camorristico ed il cognato Salvatore Vigna, di 41. Sono stazionarie, ma non giudicate gravi, le condizioni dei tre feriti: Dario ed Antonio Vastarella, rispettivamente di 33 e 24 anni, e Alfredo Ciotola, di 22. Sono ricoverati nel reparto di Chirurgia d'urgenza dell'ospedale Cardarelli, sotto vigilanza delle forze dell'ordine. Tutti si trovavano all'interno del circolo "Madonna Santissima all'Arco" al civico 43 di via Fontanelle. All'arrivo della polizia, dopo un allarme alla sala operativa della Questura, parenti e conoscenti delle vittime stavano già trasportandole nei nosocomi Pellegrini, dove sono deceduti Giuseppe Vastarella e Vigna, e Cardarelli. Per gli investigatori della questura di Napoli il quadro è chiaro: un attacco sferrato al clan Vastarella, egemone da alcune decine di anni in questa zona della città, un tempo alleato con i Misso, poi andati via e rientrati nel rione un paio di anni fa, oggi in lotta contro i Mazzarella. Nel raid, forse portato a compimento da un solo killer, giunto a bordo di uno scooter con un complice alla guida, è rimasto ucciso un altro pregiudicato, il quarantenne Salvatore Vigna, cognato di Giuseppe Vastarella, colpito alla testa, e ferito il ventiduenne Alessandro Ciotola, incensurato. Anche loro erano nel locale. Giuseppe Vastarella fu arrestato nel settembre 2014, in via Fontanelle, mentre era in compagnia di altri 6 pregiudicati, armati, tutti ritenuti affiliati alla cosca dedita alla gestione delle piazze dello spaccio e del racket. Vigna era stato arrestato l'anno scorso. Appena qualche minuto dopo l'agguato in strada si sono riversate decine di residenti della zona tra cui parenti e amici deile vittime e dei feriti. E ci sono stati momenti di forte tensione, in particolare all'ospedale dei Pellegrini.
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