martedì 18 novembre 2014
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Giovanni Guareschi non inventava. Raccontava, con penna vivida e poetica, la realtà. E oggi pomeriggio il parroco di Brescello (Reggio Emilia), don Evandro Gherardi ha portato il Cristo in croce in processione fino alle rive del fiume Po. Proprio come don Camillo, in uno dei film, sempre avvincenti, tratti dai romanzi del grande scrittore. Perché la religiosità, vera e profonda, raccontata da Guareschi fa parte dell'anima e della storia di un popolo. La processione è un modo "per pregare per le vittime delle alluvioni - ha spiegato don Gherardi - e chiedere la protezione di Dio per la piena che sta interessando le nostre zone e ci preoccupa". La processione è iniziata alle 15.30 dalla chiesa di Brescello, seguita da 500 persone, ed è arrivata fino al punto dove il fiume Enza sfocia nel Po. Qui don Gherardi è entrato nella golena allagata. "Questi disastri naturali - ha sottolineato il parroco di Brescello - sono colpa anche dell'uomo che sfrutta eccessivamente e in maniera sbagliata il territorio". Presente alla processione anche il sindaco di Brescello Marcello Coffrini e le autorità locali. Peppone e don Camillo, insomma, insieme, in preghiera, per il bene della loro comunità. Mettetela come volete, ma nel pomeriggio il livello del fiume Po ha smesso di crescere.
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