sabato 17 dicembre 2011
Il cardinale ha aperto il convegno promosso da "Retinopera" sul tema "lo sviluppo umano ha bisogno di cristiani" invita i cattolici a impegnarsi nella vita politica e sociale con un "coraggioso e sereno anticonformismo".
IL TESTO DEL DISCORSO
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Il cardinale Angelo Bagnasco invita i cattolici a impegnarsi nella vita politica e sociale con un"coraggioso e sereno anticonformismo". Bagnasco ha aperto il convegno promosso da "Retinopera" sul tema "lo sviluppo umano ha bisogno di cristiani", in corso all'Università Gregoriana di Roma. "Cari amici - ha detto il porporato nella parte finale della sua relazione - con questa esortazione ad un coraggioso e sereno anticonformismo, che privilegia la coscienza della verità e l'obbedienza ad essa, alla soggezione mondana, vi consegno questa riflessione perché possa accompagnarvi e - se non chiedo troppo - ne sia fatto argomento di studio e di confronto all'interno delle vostre aggregazioni".

"Le realtà che aderiscono a Retinopera - ha aggiunto il presidente della Cei - hanno uno specifico da apportare al movimento che - grazie a Dio - ha preso il largo e che deve portare i cattolici del nostro Paese a spendersi non per smania, ma 'in scienza e coscienza', nei vari ambiti e livelli della vita sociale e politica. Vogliate accoglierla con la stessa simpatia e larghezza di cuore con cui è stata offerta e preparata".

Il cardinale ha poi riaffermato un concetto sul quale è tornato spesso anche di recente: "Ci sono principi che non sono negoziabili, dove l'espressione negativa non sta a dire che non se ne possa discutere, anzi; significa piuttosto che, per loro natura, essi emergono con evidenza propria dalla realtà, infrangibili e intrattenibili, salvo che non si eserciti la violenza".
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