giovedì 2 aprile 2015
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Caro direttore, plaudo all'iniziativa di “Avvenire” e al documento delle associazioni contro il dilagare del gioco d’azzardo. Da mesi Italia Unica denuncia questa autentica piaga sociale. La Costituzione (articolo 32) tutela la salute dei cittadini considerandola un diritto fondamentale: ebbene la ludopadia in quanto dipendenza compulsiva dal gioco d'azzardo è una vera e propria malattia, e come tale deve essere affrontata. Quello che finora si è fatto e si fa è troppo poco. Soprattutto è sbagliato immaginare le slot machine e quant'altro un terreno da arare fiscalmente da parte dello Stato per aumentare i propri introiti. La ludopatia o, meglio, il Gap (gioco d’azzardo patologico) va combattuto senza quartiere, e vanno estirpate alle radici le condizioni che lo determinano. Troppe vite individuali, troppe famiglie sono state rovinate dalla colpevole sottovalutazione di un fenomeno così grave che si sta allargando a dismisura e nella quasi rassegnazione delle autorità. Una malattia sociale, un fenomeno pericolosissimo che proprio per questo va affrontato con la determinazione necessaria. Non illudiamoci che togliere le macchinette dai bar risolva il problema: ormai si gioca online e tanti minori ne sono coinvolti sfuggendo a ogni controllo. Ben vengano maggiori poteri ai sindaci e le cure a carico dello Stato. Ma la battaglia, insisto, deve andare fino in fondo. L'allarme ormai è lanciato: ogni tiepidezza non può che diventare complicità. Corrado Passerapresidente di Italia Unica
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