sabato 17 dicembre 2011
Un uomo di 73 anni, Elso Baschini, originario di Udine, ma residente a Firenze, è stato fermato nella notte dalla polizia con l'accusa di essere l'autore dell'aggressione dello scorso 4 novembre all'arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, e al suo segretario, don Paolo Brogi, ferito all'addome da un colpo di pistola.
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È arrivata alle 3 di notte la svolta nelle indagini sull'agguato del 4 novembre nel Palazzo della Curia di Firenze, quando un aggressore sparò al segretario dell'arcivescovo Giuseppe Betori, don Paolo Brogi, ferendolo all'addome, e puntò la pistola alla testa dell'alto prelato, per poi scappare: il presunto responsabile è stato fermato. Si tratta di un uomo di 73 anni originario di Udine ma da tempo residente a Firenze, nel quartiere dell'Isolotto. Elso Baschini, questo il nome del fermato, è un pluripregiudicato, con un passato da rapinatore alle spalle.
 
Che le indagini fossero a una svolta si era capito già ieri.
Nella tarda mattinata era stato portato in Questura un amico del 73enne, ascoltato come testimone. Poi, verso le 14, gli agenti sono andati a prendere Baschini, perquisendo la sua abitazione. Gli interrogatori sono andati avanti per ore, alla presenza anche del pm titolare delle indagini, Giuseppina Mione; il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi ha fatto ingresso negli uffici della Questura poco prima della mezzanotte. Il fermo di Baschini è scattato alle 3 di notte.
 
Al momento resta un mistero il movente dell'aggressione. Il 73enne aveva anche provato a cambiare look per non essere individuato, tingendosi i capelli. Il suo identikit era stato diffuso qualche giorno dopo i fatti, grazie alle testimonianze dell'arcivescovo e di don Brogi, gli unici ad averlo visto in faccia. Proprio giovedì scorso la polizia scientifica aveva ricostruito il "film" dell'aggressione nello stesso luogo dell'agguato, alla presenza dei due religiosi. Ieri, la svolta, dopo un mese e mezzo di indagini condotte dalla squadra mobile fiorentina.
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