martedì 2 ottobre 2012
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso intentato dall'Associazione Amici dei Bambini (Ai.Bi.) contro il ministero della Giustizia.
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Da oggi il destino di centinaia di bambini abbandonati, ospiti delle strutture residenziali di tutta Italia, potrebbe cambiare. Il Tar del Lazio ha infatti accolto il ricorso intentato dall'Associazione Amici dei Bambini (Ai.Bi.) contro il ministero della Giustizia per la realizzazione della banca dati dei minori adottabili, che prevede la messa in rete da parte dei 29 Tribunali italiani dei minori di un database relativo "ai minori dichiarati adottabili nonché ai coniugi aspiranti all'adozione nazionale e internazionale", con indicazione di ogni informazione utile a garantire l'adozione nel più breve tempo possibile; i dati "riguardano anche le persone singole disponibili all'adozione". La Banca Dati deve essere aggiornata con cadenza trimestrale. Lo rende noto l'Ai.Bi. in una nota.In virtù della sentenza comunicata ieri - riferisce l'associazione - il ministero della Giustizia, incaricato alla realizzazione dalla legge 149, è condannato, dopo più di dieci anni di inadempienza, a creare la banca dati entro 90 giorni. Grande la soddisfazione espressa da Marco Griffini, presidente dell'Ai.Bi.. "Da oggi si aprono possibilità concrete per dare una famiglia adottiva a tutti i bambini abbandonati". Spazio però per qualche amarezza: "Spiace constatare che in questo ricorso siamo rimasti soli; i vari coordinamenti e le associazioni, soprattutto quelle grandi, che come noi operano nel campo della tutela dei diritti dei minori, purtroppo non hanno aderito alla nostra battaglia".
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