lunedì 16 giugno 2014

​Periferie che accolgono periferie: il capoluogo siciliano si fa accoglienza (Alessandra Turrisi, foto Petix Palermo)

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Periferie che accolgono altre periferie. La Chiesa di Palermo offre quello che ha di più caro e prezioso per accogliere centinaia di migranti, che portano sul corpo e nell’anima i segni della paura, del dolore, del naufragio. Nella parrocchia di San Giovanni Maria Vianney Curato d’Ars, a Falsomiele, don Sergio Mattaliano e i volontari hanno svuotato l’aula liturgica dalle panche e l’hanno riempita di letti, così come il salone e le stanze del piano terra: 225 ragazzi africani hanno trovato rifugio sotto le braccia del crocifisso. Lo stesso ha fatto don Maurizio Francoforte con 25 giovani migranti nella sede storica del Centro Padre Nostro, a Brancaccio, fondato dal beato don Pino Puglisi. Altri 200 ragazzi sono andati nei locali annessi alla parrocchia Santissima Maria Consolatrice, al Villaggio Ruffini, e un centinaio nei centri Santa Rosalia e San Carlo della Caritas. Qui sotto, i migranti ospitati nei locali della chiesa di Falsomiele (Foto Petyx, Palermo)

Qui sotto, i migranti ospitati nella chiesa di San Carlo, sede della Caritas (Foto Petyx, Palermo)

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