mercoledì 18 aprile 2012
​Il bambino, 3 anni, dopo aver vissuto in una struttura per minori era stato affidato alla Comunità di San Patrignano, dove è ospite la madre. Ora i giudici, dopo aver disposto che fosse portato di nuovo nella comunità per soli minori, hanno sospeso la decisione.
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Era al telefono, in diretta su Canale 5, per parlare del proprio caso a 'Pomeriggiocinque', quando gli avvocati di San Patrignano le hanno comunicato che i giudici di Firenze avevano sospeso la decisione con cui le avrebbero tolto il bimbo di tre anni. È stata la stessa Samantha, toscana di 41 anni, ad annunciarlo gioiosa: "Non mi tolgono più il figlio". Gli stessi giudici avevano disposto che il bimbo, che prima avevano affidato con la madre a Sanpa, le fosse tolto e inserito in una struttura per minori.Nell'ordinanza firmata il 3 aprile 2012, i giudici di Firenze ricordavano che, dopo aver trascorso un periodo in una struttura per soli minori (insieme alla sorellina poi deceduta), il bambino era stato trasferito dai servizi sociali a San Patrignano, con la madre.Sempre secondo i giudici di Firenze, però, "aver distolto il piccolo dalla struttura in cui si trovava ormai da oltre un anno e mezzo è contrario al suo interesse, essendo stato lo stesso (che ha già subito il trauma della morte della sorellina) all'improvviso (e senza una valutazione preventiva) distolto dal suo ambiente, senza un evidente vantaggio per lo stesso e per la sua crescita, dovendo la madre seguire un percorso il cui esito non è ad oggi prevedibile (è infatti necessario che la Comunità di San Patrignano relazioni sul percorso della madre entro tre mesi)".Ecco che il tribunale di Firenze aveva disposto che il minore venisse portato di nuovo nella struttura per soli minori, chiedendo al servizio sociale di reperire "una famiglia per un eventuale affidamento o collocamento eterofamiliare, famiglia che dovrà essere preventivamente valutata dal tribunale dei minori".Provvedimento, quest'ultimo, che oggi i giudici di Firenze hanno sospeso.
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