martedì 9 dicembre 2014
Il cardinale ​Vallini: indaghiamo anche noi, abbiamo disposto da tempo che l'Arciconfraternita SS Sacramento e S Trifone (citata nelle intercettazioni) non possa stipulare nuove convenzioni.
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Il Vicariato di Roma è del "tutto estraneo" alle attività della cooperativa "Domus caritatis" e dal Consorzio "Casa della solidarietà" che non sono "riconducibili all'Ente ecclesiastico Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone, di cui è in corso la procedura di estinzione". È la stessa diocesi ad intervenire con una nota ufficiale sull'inchiesta della mafia a Roma con un riferimento in particolare alle "notizie di stampa secondo cui l'Ente ecclesiastico Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone, della diocesi di Roma, sarebbe implicato nell'ambito dell'inchiesta riguardante il Comune di Roma". In particolare la Diocesi spiega che già del "marzo 2010 il Cardinale Vicario Agostino Vallini dispose una visita canonica all'Arciconfraternita per procedere a una ricognizione della vita associativa, delle iniziative e delle attività svolte dalla medesima, anche al fine di accertare la loro corrispondenza con le finalità statutarie. Nelle more del procedimento canonico, chiese all'Arciconfraternita di astenersi dal concorrere a bandi pubblici per l'ottenimento di finanziamenti diretti alla realizzazione di nuovi progetti, oltre quelli già in essere". "A conclusione della visita - prosegue la nota del Vicariato - si accertò che la natura canonica dell'Arciconfraternita e le finalità statutarie della stessa non giustificavano l'attività svolta dall'ente ecclesiastico, vale a dire le molteplici e diversificate attività sociali che configuravano di fatto l'Ente più come una impresa sociale che come un ente ecclesiastico di culto e di religione. Inoltre risultò che l'Ente ecclesiastico, per l'espletamento delle convenzioni sottoscritte, aveva utilizzato lo strumento del subappalto a favore di Cooperative sociali con personale delle stesse, contravvenendo alle norme di legge". "A seguito di quanto sopra", il Vicariato "rinnovò il divieto di nuove convenzioni e accreditamenti diretti con la Pubblica Amministrazione e fece obbligo di portare a termine i progetti ancora in essere, entro il termine improrogabile della naturale scadenza (31 dicembre 2012), in vista dell'estinzione dell'Arciconfraternita stessa. L'Arciconfraternita si impegnò a cedere i progetti alle Cooperative sociali di riferimento, cosa che avvenne con atto pubblico il 2 ottobre 2012". Successivamente, il 19 novembre 2013 il Vicariato ha disposto una "seconda visita canonica di verifica circa l'attuazione delle determinazioni prese in capo all'Arciconfraternita, il cui esito ha accertato l'adempimento".    "Pertanto - conclude la nota - non risponde al vero che le attività svolte dalla Cooperativa "Domus caritatis" e dal Consorzio "Casa della solidarietà" siano riconducibili all'Ente ecclesiastico Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone, di cui è in corso la procedura di estinzione. Di conseguenza il Vicariato di Roma è del tutto estraneo alle attività delle suddette cooperative sociali".
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