sabato 23 agosto 2014
«Cauto ottimismo» tra i medici sulle condizioni di salute di Marica Russo, la 14enne accoltellata ieri dal padre che ha ucciso anche l'altra figlia di 12 anni e poi ha tentato il suicidio. Appello dell'ospedale: servono donatori di sangue.
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«Cauto ottimismo» tra i medici sulle condizioni di salute di Marica Russo, la 14enne accoltellata ieri dal padre, Roberto Russo, che ha ucciso anche l'altra figlia di 12 anni e poi ha tentato il suicidio. La giovane paziente rimane stabile e con la prognosi riservata ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Garibaldi centro di Catania. La tragedia è avvenuta nell'abitazione della famiglia, a San Giovanni la Punta.La 14enne ha subito una lesione dell'arteria mammaria interna con conseguente copioso sanguinamento che ha richiesto la trasfusione di numerose unità di sangue, oltre ad una lesione all'addome che ha determinato un modesto versamento fluido perisplenico e peripancreatico. Le condizioni cliniche della giovane paziente, spiegano dal reparto di rianimazione dell'ospedale Garibaldi, diretto dal dottor Sergio Pintaudi, dopo una prima fase di grave instabilità emodinamica, sono oggi stabilizzate. La ragazza ha un gruppo sanguigno raro, Zero negativo. Le due ferite che il genitore le ha procurato, all'arteria mammaria e all'addome, le hanno fatto perdere circa tre litri di sangue. Per questo dal reparto di rianimazione dell'ospedale Garibaldi di Catania, diretto dal dottor Sergio Pintaudi, lanciano un «appello affinchè volontari che presentino lo stesso gruppo Zero negativo vogliano donare contattando il Centro Trasfusionale dello stesso nosocomio, al numero 0957592022».
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