venerdì 30 settembre 2016
A Sondrio per inaugurare il nuovo anno scolastico, il Presidente ha sollecitato un «grande patto» tra scuola, famiglia e istituzioni. «Ragazzi, rispondete con la vostra forza tranquilla», ha sottolineato
Mattarella: «Uniti contro il bullismo»
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Una grande «azione congiunta» contro bullismo e cyber bullismo. L’ha invocata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Sondrio per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico, con il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, sollecitando «un grande patto tra scuola, famiglia, forze dell’ordine, magistratura, mondo dei media e dello spettacolo».

«Odioso fenomeno»

Passando in rassegna i problemi della scuola («inefficienze del sistema, inadeguatezza degli edifici e difficoltà ad assegnare le cattedre»), il Capo dello Stato ha voluto soffermarsi su questo «inquietante e odioso fenomeno», che va combattuto attraverso «un’azione congiunta, capace non soltanto di reprimere ma, soprattutto, di prevenire, con una vera e propria campagna educativa che arrivi al cuore e alla mente dei giovani».

Giovani, primi testimonial

E proprio i ragazzi sono stati indicati da Mattarella, come i «primi testimonial» della lotta al bullismo. «Essere prepotenti con i più deboli – ha ricordato il Presidente – non è sintomo di forza, ma di viltà. È segno di incapacità di misurarsi con chi è forte. Confidare nell’essere più numerosi per accanirsi contro uno solo è segno di estrema debolezza. È sintomo, in realtà, di paura. Non fatevi trascinare – ha richiamato Mattarella – ma resistete e reagite all’arroganza. I bulli sono una piccola minoranza. Sono ragazzi infelici e pieni di problemi. Fate valere con loro la vostra forza tranquilla: quella della solidarietà e dell’amicizia. Vincerete voi questa sfida».

Sicurezza e qualità degli edifici

Tra le «carenze e i problemi da superare», Mattarella ha indicato anche quelli della «sicurezza» e della «adeguata qualità degli edifici e delle aule», sollecitando il governo a procedere con il piano di messa a norma «con la massima celerità e la massima efficacia possibile». Al momento, fanno sapere dalla Struttura di missione per l’edilizia scolastica di Palazzo Chigi, sono stati investiti 480 milioni di euro nell’operazione Sbloccascuole, avviando 1.249 interventi e programmandone altri 900.

Furto pc: «Atto grave e intollerabile»

Parlando agli studenti presenti al Campus di Sondrio, il Presidente della Repubblica ha inviato un caloroso saluto ai ragazzi dei Comuni terremotati. «Tornare a scuola, pur tra tante difficoltà e disagi, è un segno concreto di speranza e di rinascita», ha sottolineato Mattarella. Che ha spronato i ragazzi ricordando loro: «Siete l’avanguardia della ricostruzione dei vostri paesi». Nel suo intervento, il Capo dello Stato ha ricordato anche il recente furto dei computer della nuova scuola di Acquasanta Terme, paese dell’ascolano colpito dal sisma. Un atto, ha ribadito con forza Mattarella, «particolarmente grave, intollerabile e da perseguire con la più grande severità». Il furto di quei pc, ha aggiunto, «costituisce un tentativo odioso di rubare il futuro ai ragazzi di quel Comune». In definitiva «è un’offesa a quell’ampio moto di solidarietà che si è sviluppato in tutta Italia».

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