Una recensione negativa, intitolata «Il pacco è servito». Un turista anonimo, come ce ne sono tanti sul celebre sito Tripadvisor, che vuole denunciare una struttura di Roseto degli Abruzzi per non averlo soddisfatto. E fin qui tutto nella norma. Peccato che nelle spiegazioni date dall’uomo, un padre di famiglia, ci sia l’incredibile: «Ho prenotato questo viaggio per far divertire soprattutto i miei figli – scrive –. Siamo arrivati e nel villaggio era presente una miriade di ragazzi disabili. Vi posso assicurare che per i miei figli non è un bello spettacolo vedere dalla mattina alla sera persone che soffrono su una carrozzina ». Le parole, scritte qualche settimana fa, sono state segnalate e rilanciate dall’Unitalsi Abruzzo, che ha subito stigmatizzato la vicenda: «È raccapricciante. Tutto questo dimostra come ci sia ancora bisogno di costruire e di lavorare per una cultura che si basi su principi di vera integrazione e solidarietà» è il commento dell’organizzazione, che ha lanciato la proposta di un tavolo tecnico con i presidenti regionali delle principali associazioni di categoria nel settore ricettivo e turistico per promuovere la creazione di un marchio di qualità – semmai – per quelle strutture che favoriscono l’accoglienza delle persone disabili.  Intanto la vicenda ha scatenato una mobilitazione sul web e sui social network. «Caro testa a pinolo... io in vacanza ci vado» è il titolo del post su Facebook con cui l’ideatore della campagna #vorreiprendereiltreno, Iacopo Melio, disabile di 22 anni di Cerreto Guidi, ha risposto alla recensione (che intanto è stata rimossa). Come lui centinaia di internauti stanno rispondendo con magliette, cartelli, fotografie dedicate al tema della disabilità. «Penso che questo episodio sia la dimostrazione di una barriera culturale tra le più grandi che ci sono nel nostro Paese – ha commentato Ileana Argentin, deputata del Partito democratico –. figli di quell’uomo avrebbero avuto qualcosa da imparare, dai ragazzi disabili».