lunedì 31 agosto 2015
Fermato per omicidio l'ivoriano di 18 anni sospettato di avere ucciso una coppia nella loro villa di Palagonia, vicino Catania. La figlia: "È anche colpa dello Stato". E il caso diventa politico.
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È diventato un caso politico l'assassinio di Vincenzo e Mercedes Ibanez Solano, i coniugi settantenni massacrati domenica nella loro villetta di Palagonia, in provincia di Catania. Per il duplice omicidio è stato fermato un immigrato ivoriano 18enne, K.M. che viveva nel centro di accoglienza Cara di Mineo. Questa circostanza, accanto alla brutalità della violenza (lui, 68 anni, è stato sgozzata, lei, due anni di più, gettata da un balcone), probabilmente maturata nel corso di una rapina, è stata sottolineata dalla figlia della coppia, Rosita: "È anche colpa dello Strato se i miei genitori sono stati uccisi perché permette a questi migranti di venire qui da noi e di fargli fare quello che vogliono, anche rapinare e uccidere". La donna poi ha invitato il premier Renzi ad andare a Palagonia. "Mi spieghi. Mi dia delle risposte, delle sue scuse non so che farmene, i miei genitori sono morti". Una reazione di dolore e di rabbia, che è stata prontamente raccolta dal segretario della Lega Nord, che l'ha trasformata in polemica politica. In un post su Facebook Matteo Salvini, riferendosi alle frasi della figlia dei Solano ha scritto: "Ha ragione, un abbraccio e una preghiera. Ma non è colpa anche dello Stato, è colpa solo dello Stato. Renzi, Alfano e Boldrini, siete pericolosi". A questo commento ne sono seguiti altri di varie forze politiche. "Chi per mestiere specula sulle tragedie sembra godere quando queste accadono. Salvini per un pugno di voti non guarda in faccia a nessuno", ha risposto su twitter il capogruppo dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà, Arturo Scotto.L'inchiesta Le indagini sono scattate dopo che la polizia di Stato, all'ingresso del Centro accoglienza per richiedenti asilo di Mineo per normali controlli, ha trovato nel borsone dell'ivoriano, che stava rientrando in sede, un cellulare non suo, oltre a computer e videocamera. Sono scattati allora i controlli sul telefonino. Una pattuglia di carabinieri è andata allora a casa di quello che risultava essere il proprietario del telefonino, a Palagonia, e ha scoperto il massacro. Entro stasera sarà presentata dalla Procura di Caltagirone la richiesta di convalida del fermo di K.M. Sempre in giornata è prevista l'autopsia sui corpi delle vittime.Riunito il Comitato per l'ordine e la sicurezzaIl prefetto di Catania, Maria Guia Federico, ha riunito il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica con la partecipazione del sindaco di Palagonia Valerio Marletta, che ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. Dolore e tristezza al Cara di MineoAl Cara di Mineo si respira dolore per la morte dei due coniugi e una profonda tristezza per la strumentalizzazione politica. "Sono tutti sconvolti, se è stato K.M. è una tragedia nella tragedia, per le persone uccise e per l'integrazione. Dopo un piccolo passo avanti verso l'integrazione, ne abbiamo fatto dieci indietro".
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