sabato 7 maggio 2016
​Nuova manifestazione contro il muro voluto dall'Austria: cinquecento manifestanti hanno bloccato ferrovia e autostrada. Violenti scontri con la polizia: lancio di sassi e petardi. Quattro poliziotti feriti, venti arresti.
Corteo degli anarchici, guerriglia al Brennero
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Momenti di tensione al Brennero con violenti scontri tra anarchici e forze dell'ordine. Quattro poliziotti feriti, venti manifestanti arrestati, ferrovia e autostrada bloccate per un paio d'ore, lancio di pietre, petardi e lacrimogeni.  Circa 500 tra black block ed anarchici sono giunti al Brennero nel primo pomeriggio per manifestare contro la chiusura del confine imposta dall'Austria. Gran parte di loro sono giunti in treno, da varie regioni italiane, ma anche da Germania, Austria e Spagna. Un altro gruppo è giunto con le automobili. Appena i manifestanti sono usciti dalla stazione, molti di loro con volto coperto e vestiti di nero, hanno pronunciato slogan contro le forze di polizia e contro i giornalisti. Sono stati fatti esplodere anche alcuni botti. I manifestanti si sono incontrati davanti alla stazione e poi hanno cominciato a marciare verso l'Austria. Poi il corteo si è diviso in due parti. Il primo troncone ha cercato di abbattere le transenne che le forze dell'ordine avevano allestito per evitare che i dimostranti giungessero sulla sedia ferroviaria. I manifestanti hanno lanciato bengala ed oggetti esplodenti. A questo punto la polizia ha lanciato i lacrimogeni. I manifestanti si sono dispersi nel paesino. Un gruppo ha raggiunto i binari nei pressi della stazione ferroviaria, la circolazione die treni è stata interrotta. Altri gruppi si sono dileguati nel paese. Sulla strada davanti alla stazione decine e decine di pietre lanciate dai manifestanti. I poliziotti hanno fermato un giovane con un cappuccio nero e altre tre persone. Il paese di Brennero è stato avvolto dalla nebbia dei lacrimogeni. In un secondo momento i manifestanti si sono diretti verso l'autostrada che corre parallela alla ferrovia. Le forze di polizia li hanno però dispersi e sono poi ritornate verso il paesino di frontiera lungo una strada statale cosparsa dei resti della vera e propria battaglia che al valico è infuriata per ore. Grossi sassi ovunque, i carabinieri hanno sequestrato addirittura quello che sembra essere il grosso manico di un'ascia, centinaia di bengala lanciati contro i poliziotti. Una ventina i manifestanti fermati durante gli scontri.

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