giovedì 2 ottobre 2014
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​Le Acli chiedono al Governo, che sta mettendo a punto la prossima legge di stabilità, di realizzare concreti interventi fiscali di sostegno alla famiglia e lanciano nello specifico una proposta: alzare il limite di reddito che consente di usufruire delle detrazioni fiscali per i carichi di famiglia. A lanciare la proposta è Gianni Bottalico, presidente delle Acli, a pochi giorni dal Sinodo per la famiglia.    "Le Acli si preparano con l'anima e con la mente al solenne incontro di preghiera con papa Francesco, promosso per il 4 ottobre dalla Cei, alla vigilia dell'assemblea generale straordinaria del sinodo dei vescovi" aggiunge Bottalico. È assurdo - è il ragionamento che fanno le Acli - che per essere considerati a carico i familiari, i figli soprattutto, non debbano superare il limite di reddito annuo di 2840,51 euro, che non è mai stato aggiornato dal 1996, tanto è vero che la cifra attuale è la semplice trasposizione in euro del limite del 1996 di 5.500.000 lire. "Chiediamo che questo limite di reddito venga innalzato come minimo a cinquemila euro lordi, dando in tal modo un incentivo al lavoro per i giovani - dice Bottalico -. Oggi succede infatti che a molti giovani non risulta conveniente svolgere qualche lavoretto, in quanto ciò si ripercuote negativamente sul bilancio familiare, facendo facilmente saltare per i genitori contribuenti il diritto alle detrazioni per i figli a carico".
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