venerdì 15 gennaio 2016
Due nuovi tragedie. Le barche sono naufragate mentre cercavano di raggiungere il territorio greco dalla Turchia. Morta anche una donna. Stando ai dati delle autorità greche, la metà dei morti annegati nel 2015 erano minori.
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Continua la tragedia dei profughi in fuga dalla guerra e dalle persecuzioni. Nelle ultime 24 ore altri 6 bambini hanno perso la vita nel Mare Egeo. Tre bambini siriani sono morti nel naufragio di una barca che trasportava migranti provenienti dalla Turchia. L'incidente, ha riferito la guardia costiera greca, è avvenuto al largo dell'isola di Agathonissi. Altri 3 bambini e una donna, sono annegati invece al largo della costa turca di Ayvacik, anche in questo caso dopo il naufragio del loro barcone, su cui erano diretti all'isola greca di Lesbo. La Guardia costiera di Ankara e alcuni pescatori della zona hanno salvato altre 9 persone che erano a bordo. Anche nel primo caso ventisei persone sono state tratte in salvo da una barca del Moas (Migrant Offshore Aid Station), prima che la guardia costiera raggiungesse con i suoi mezzi il luogo dell'incidente. I sopravvissuti sono di nazionalità siriana; mentre per quanto riguarda le vittime Migrant report ha riportato che i tre minori siriani sarebbero una bambina di 2 anni, il suo fratellino maggiore di 4 e un altro bimbo di quattro anni. Sembra che l'imbarcazione di 7 metri circa si sia capovolta e i minori non indossassero i giubbotti di salvataggio ma fossero legati a quelli dei genitori. Dall'account twitter del Moas si apprende che tra i 26 salvati vi erano anche 6 bambini. Secondo le statistiche della autorità greche, circa la metà delle duecento persone affogate nel 2015 nelle acque dell'Egeo erano bambini e neonati. Lo scorso anno oltre 800mila migranti e rifugiati hanno raggiunto le coste greche, mentre nelle operazioni di soccorso sono state tratte in salvo circa 95mila persone. Nelle ultime settimane la guardia costiera greca ha ricevuto sostegno da Frontex, l'agenzia europea per il controllo delle frontiere e da vari gruppi umanitari impegnati con le loro imbarcazioni nelle acque dell'Egeo.
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