lunedì 21 luglio 2014
Ieri tratto in salvo petroliera con 600 migranti a bordo e 29 cadaveri. Renzi torna a fare appello all'Ue. Maroni: "La Lombardia non spenderà per l'accoglienza".
Sbarchi, Salvini alla deriva di Paolo Lambuschi
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​Ancora un naufragio nel Canale di Sicilia: i cadaveri di 5 migranti sono stati recuperati nell'ambito delle operazioni di soccorso ad un gommone semiaffondato. 61 i naufraghi tratti in salvo, i quali hanno detto che a bordo sarebbero stati un'ottantina. 

La fregata Zeffiro, la corvetta Urania ed un elicottero EH101 decollato da Lampedusa, informa un comunicato della Marina, hanno prestato assistenza al gommone semiaffondato in cooperazione con la nave mercantile Genmar Compatriot (Bermuda), che ha imbarcato i migranti ed i corpi delle cinque vittime con l'ausilio della motovedetta CP905 delle Capitanerie di Porto. Nave Urania continua le operazioni di ricerca in zona.

Ieri l'ennesima tragedia sulla rotta della speranza. In serata, da fonti maltesi si è inoltre saputo che le vittime trovate nella stiva del barcone sono 29, non 18 come sembrava dai primi accertamenti , alle quali va aggiunta la donna morta sulla motovedetta intervenuta per i soccorsi.

La nave dei soccorritori è arrivata nel pomeriggio a Messina. Quelli che erano apparsi i tre casi più gravi erano stati fatti salire su motovedette italiane dirette a Palermo: uno dei tre non ce l'ha fatta ed è morto. Gli altri 566 - in maggioranza siriani - erano stati lasciati sulla petroliera fatta dirigere verso la Sicilia. All'arrivo oggi a Messina la scoperta della piccola vittima. Non si conoscono ancora le cause del decesso, ma di certo il viaggio è avvenuto in condizioni molto difficili. Tra i profughi altri 73 bimbi, quasi tutti tra i due e gli otto anni e anche un neonato, allattato da una giovane donna incinta. Stanotte dormiranno con gli adulti in una scuola media della città. E la polizia ha fermato oggi uno dei presunti scafisti del 'barcone della mortè.   Sempre sul fronte della cronaca, sono stati arrestati tre egiziani a Genova, con l'accusa di essere gli scafisti del peschereccio naufragato a capo Passero, in Sicilia, i cui superstiti sono stati raccolti da una petroliera e fatti poi sbarcare ieri nel capoluogo ligure. Uno dei passeggeri del barcone ha raccontato di aver pagato circa 2.000-2.500 euro per il viaggio dall'Egitto.   Il premier Matteo Renzi, in viaggio ufficiale in Angola, è tornato a puntare il dito verso Bruxelles. "L'Europa - ha spiegato - deve cambiare la propria politica di immigrazione". Dalla Lega, ancora attacchi al Governo. "I 500 morti di quest'anno - ha detto il segretario del Carroccio, Matteo Salvini - pesano sulla coscienza dei buonisti alla Mare Nostrum. E gli altri 500 che, purtroppo, temo, si conteranno per le altre partenze, sono tutti sulla coscienza sporca di Matteo Renzi". Ilgovernatore della Lombardia, Roberto Maroni, da parte sua ha lanciato l'altolà all'ospitalità dei migranti che il Viminale, secondo l'intesa siglata in sede di Conferenza Unificata, intende distribuire equamente su tutto il territorio nazionale: "non spenderò mai - ha scandito - i soldi dei lombardi per accogliere e mantenere i clandestini". "Quelli che lui e il suo nuovo leader si ostinano a chiamare clandestini - ha replicato il deputato del Pd Khalid Chaouki -  sono bambini, donne euomini in fuga dalle guerre e persecuzioni in Siria, Nigeria e Corno d'Africa, e che il nostro Paese che si chiama Italia ha il dovere costituzionale di accogliere insieme a tutta l'Europa. Si assumano quindi le loro responsabilità anche i governatori padani sognanti".

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