lunedì 2 maggio 2016
​Corteo a Genova, omaggio in musica a Regeni a Roma. Mattarella: sia la festa dei giovani e della speranza.
LA LETTERA Per il lavoro non «decimali» ma politica intera di Annamaria Furlan, segretario Cisl
1° maggio: i sindacati e il concertone
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Corteo dei lavoratori a Genova e concertone a Roma, quest'anno dedicato alla memoria di Regeni. Sono questi i due eventi, entrambi organizzati dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, che hanno segnato la domenica del 1° maggio, festa dei lavoratori. Ai partecipanti alle due manifestazioni è andato il saluto del capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel suo annuale intervento dal Quirinale. IL CONCERTONE DI ROMA. ​Folla a Roma in piazza San Giovanni per il tradizionale concertone del primo maggio. Gli organizzatori parlano addirittura di 800mila persone. L'evento ha visto protagonista la musica ma anche il tema del lavoro, ed è stato dedicato quest'anno a Giulio Regeni, il ricercatore torturato e ucciso in Egitto. Tra i big sul palco Gianluca Grignani, Modena City Ramblers, i Marlene Kuntz, Skunk Anansie, Tiromancino, Max Gazzè e Vinicio Capossela. A condurre la lunga diretta Luca Barbarossa affiancato da Mariolina Simone. Imponenti le misure di sicurezza, con i varchi presidiati dalle forze dell'ordine con tanto di metal detector e spazio aereo off limits. CORTEO DI GENOVA. Dalla manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil, in corteo e poi in piazza per i comizi a Genova, sono arrivate dure le stoccate al Governo. "Da questo palco diamo appuntamento per le lotte che faremo successivamente", avverta la leader della Cgil, Susanna Camusso, che è netta in particolare contro il premier Matteo Renzi. Già nei giorni scorsi aveva bollato come "stucchevoli" i commenti sull'occupazione, perché la crescita è minima. Il premier ribatte: "Da quando siamo al Governo ci sono 398 mila posti di lavoro in più, di cui 354 a tempo indeterminato. E ci sono 373 mila disoccupati in meno". Per la Cisl Annamaria Furlan manda al Governo "un messaggio molto chiaro: si occupi del lavoro", "vogliano una Italia diversa", servono "grandi riforme"; e su contratti e pensioni: "Non ci interessano le buste arancioni vogliamo le busta paga. E vogliamo un Paese dove i lavoratori anziani possano lasciare il posto ai giovani: così si crea speranza". I sindacati puntano sempre più "a unificare le lotte e a renderle più incisive", incalza il segretario Uil, Carmelo Barbagallo.INTERVENTO SU «AVVENIRE» Per il lavoro non «decimali» ma politica intera di Annamaria Furlan LE PAROLE DI MATTARELLA. "Un Paese che esclude i giovani, o li inserisce nel mondo del lavoro in modo precario e inadeguato, si condanna da solo. Un Paese che non riuscisse a includere i giovani è un Paese fermo". È questo il monito rivolto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la celebrazione del primo maggio al Quirinale. Le parole del Capo dello Stato tornano in più passaggi sul tema della occupazione giovanile. "La generazione più istruita di tutte quelle precedenti è posta a margine proprio dalla società e dal mercato che pretendono più conoscenze e saperi", spiega l'inquilino del Quirinale, che prima della cerimonia ha deposto una corona sul monumento dedicato alle vittime del lavoro davanti alla sede dell'Inail. Il capo dello Stato ha rivolto "un saluto cordiale ai lavoratori che sono riuniti a Genova nella tradizionale manifestazione di Cgil, Cisl e Uil" e "un augurio pieno di affetto alle migliaia di giovani che si troveranno festosamente insieme in piazza San Giovanni per il concertone tradizionale". È a loro, i giovani, che Mattarella affida il senso della giornata: "Impegno, creatività, talento, voglia di stare insieme e di migliorare la società. Abbiamo bisogno della carica di speranza dei giovani - ricorda il Presidente della Repubblica - e la festa del Lavoro vuole essere, appunto, questo: la festa del futuro".
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