Corteo dei lavoratori a Genova e concertone a Roma, quest'anno dedicato alla memoria di Regeni. Sono questi i due eventi, entrambi organizzati dalle sigle sindacali
Cgil, Cisl e Uil, che hanno segnato la domenica del
1° maggio, festa dei lavoratori. Ai partecipanti alle due manifestazioni è andato il saluto del capo dello Stato,
Sergio Mattarella, nel suo annuale intervento dal Quirinale.
IL CONCERTONE DI ROMA. Folla a Roma in piazza San Giovanni per il tradizionale concertone del primo maggio. Gli organizzatori parlano addirittura di 800mila persone. L'evento ha visto protagonista la
musica ma anche il tema del
lavoro, ed è stato dedicato quest'anno a
Giulio Regeni, il ricercatore torturato e ucciso in Egitto. Tra i big sul palco Gianluca Grignani, Modena City Ramblers, i Marlene Kuntz, Skunk Anansie, Tiromancino, Max Gazzè e Vinicio Capossela. A condurre la lunga diretta Luca Barbarossa affiancato da Mariolina Simone. Imponenti le misure di sicurezza, con i varchi presidiati dalle forze dell'ordine con tanto di metal detector e spazio aereo off limits.
CORTEO DI GENOVA. Dalla manifestazione nazionale di
Cgil, Cisl e Uil,
in corteo e poi in piazza per i comizi a Genova, sono arrivate dure le
stoccate al Governo. "Da questo palco
diamo appuntamento per le lotte che faremo successivamente", avverta la leader della
Cgil,
Susanna Camusso, che è netta in particolare contro il
premier
Matteo Renzi. Già nei giorni scorsi aveva
bollato come "stucchevoli" i commenti sull'occupazione, perché
la crescita è minima.
Il premier ribatte: "Da quando siamo al Governo ci sono 398 mila posti di
lavoro in più, di cui 354 a tempo indeterminato. E ci sono 373
mila disoccupati in meno".
Per la
Cisl
Annamaria
Furlan manda al Governo "un messaggio molto chiaro: si occupi
del lavoro", "vogliano una Italia diversa", servono "grandi
riforme"; e su contratti e pensioni: "Non ci interessano le
buste arancioni vogliamo le busta paga. E vogliamo un Paese dove
i lavoratori anziani possano lasciare il posto ai giovani: così
si crea speranza". I sindacati puntano sempre più "a unificare
le lotte e a renderle più incisive", incalza il segretario
Uil,
Carmelo Barbagallo.INTERVENTO SU «AVVENIRE» Per il lavoro non «decimali» ma politica intera di Annamaria Furlan
LE PAROLE DI MATTARELLA. "Un Paese che esclude i giovani, o li inserisce nel mondo del lavoro in modo precario e inadeguato, si condanna da solo. Un Paese che non riuscisse a includere i giovani è un Paese fermo". È questo il monito rivolto dal presidente della Repubblica
Sergio Mattarella durante la celebrazione del primo maggio al Quirinale. Le parole del Capo dello Stato tornano in più passaggi sul tema della
occupazione giovanile. "La generazione più istruita di tutte quelle precedenti è posta a margine proprio dalla società e dal mercato che pretendono più conoscenze e saperi", spiega l'inquilino del Quirinale, che prima della cerimonia ha deposto una corona sul monumento dedicato alle vittime del lavoro davanti alla sede dell'Inail. Il capo dello Stato ha rivolto "un saluto cordiale ai lavoratori che sono riuniti a Genova nella tradizionale manifestazione di Cgil, Cisl e Uil" e "un augurio pieno di affetto alle migliaia di giovani che si troveranno festosamente insieme in piazza San Giovanni per il concertone tradizionale". È a loro, i giovani, che Mattarella affida il senso della giornata: "Impegno,
creatività, talento, voglia di stare insieme e di migliorare
la società. Abbiamo bisogno della carica di speranza dei
giovani - ricorda il Presidente della Repubblica - e la festa
del Lavoro vuole essere, appunto, questo: la festa del futuro".