lunedì 2 marzo 2015
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Sulle intenzioni si potrà discutere, ma l’allegria dell’immagine è difficile da contestare. Una top model in passerella al sesto mese di gravidanza e, dietro di lei, un drappello di colleghe con un bambino in braccio o per mano. Domenica a Milano, sfilata di Dolce & Gabbana, la protagonista è Bianca Balti, la colonna sonora Viva la mamma di Edoardo Bennato. Un’astuta mossa promozionale? Certo che sì. Ma per una volta – almeno per una volta – a prendersi la ribalta è una femminilità quieta, quotidiana, lontana dagli astratti furori della magrezza ossessiva. Risultato studiato o effetto collaterale che sia, è un fotogramma che riconcilia con la realtà, dove la bellezza è sempre qualcosa che si impasta con la vita, un po’ stropicciandosi e poi, proprio per questo, risplendendo con forza ancora maggiore. Si sono scritte pagine e pagine sull’equivoco modello di perfezione proposto da quelle che, non per niente, una volta si chiamavano mannequins, simulacri di donna su cui appendere abiti alla moda. Basta lasciare che l’infanzia faccia irruzione in questo universo di finzione, ed ecco che per un istante il trucco è svelato, l’inganno si sgretola, la verità si impone. Allegramente, com’è giusto che sia.
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