giovedì 14 luglio 2016
Le lacrime, la solidarietà: parla l'anima della Puglia
COMMENTA E CONDIVIDI
È proprio vero quello che ho letto nell’articolo di fondo di Domenico Delle Foglie ieri sulla prima pagina di Avvenire: dire Ferrovie Bari Nord per noi del nord barese significava, soprattutto nel passato (ma ancora oggi), 'i treni dei pendolari, degli studenti e delle famiglie', delle persone semplici, normali, che tutti i giorni cercano di costruire la loro vita con il lavoro, lo studio, i progetti da realizzare.  La tragedia della Bari Nord ha colpito nel cuore la Puglia di gente normale, la Puglia migliore, quella che nel passato è stata terra di invasioni di gente proveniente sia dal Nord che dall’Oriente, e che ora con grande generosità continua ad accogliere i profughi che sbarcano sulle coste in cerca di ospitalità e dignità. Ed è questa Puglia che si è mossa in questi giorni con grande commozione e partecipazione, offrendo una solidarietà straordinaria con le vittime della tragedia e le loro famiglie. Per tutta la serata di martedì e per l’intera notte il cellulare ha continuato ad aggiornarci attraverso i gruppi nelle reti sociali sull’evolversi della situazione, segnalando necessità ed emergenze che di volta in volta si presentavano: richieste di sangue, ricerche di operatori sanitari e professionalità per sostenere psicologicamente i familiari delle vittime. C’è stata una vera gara di solidarietà che ha visto file interminabili di giovani e di persone di ogni età, pronti a donare il sangue richiesto: zero negativo, poi quello positivo, quindi di qualsiasi gruppo; operatori sanitari che hanno offerto la loro disponibilità oltre le normali ore lavorative, volontari che si sono prodigati per tutta la notte.  È veramente emersa la Puglia più bella, quella delle famiglie, della solidarietà. Quella non parolaia e litigiosa, ma la Puglia dell’accoglienza e della operatività generosa. È la Puglia che nel momento drammatico della tragedia, come già in altre occasioni, si è rimboccata le maniche e con le lacrime agli occhi si è fatta prossima di coloro che sono stati direttamente coinvolti nella tragedia. Significativa e coinvolgente, tra le altre, la testimonianza del vescovo di Andria, monsignor Luigi Mansi e di alcuni sacerdoti che sin dalle prime notizie si sono recati in ospedale  e nei luoghi allestiti per accogliere i parenti delle vittime e dare loro conforto. Ieri sera la città di Andria si è stretta attorno alle famiglie delle vittime per esprimere nella preghiera presieduta dal vescovo la piena solidarietà e la pace per le vittime. La città, insieme alla gente di tutta la regione, chiede la verità sulle responsabilità della tragedia, non per vendetta, ma perché simili drammi non accadano più. Anche questo fa parte del suo cuore, buono e giusto.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: