venerdì 24 giugno 2016
Il successo di Christo e i disagi logistici. Nemmeno gli organizzatori si aspettavano così tanta gente, da sabato arrivate già 200mila persone. Sistema dei trasporti collassato, difficile anche arrivare in auto.
Lago d'Iseo, le folle sull'acqua
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Due arzille signore ottantenni a Montisola, sedute sulla loro panchetta appena fuori l’uscio di casa, sembrano non essersi mai divertite tanto. Davanti a loro sfila uno spettacolo mai visto: giovani alternativi e famiglie con passeggino, gruppi di pensionati e manipoli di signore elegantissime, fan del footing e coppiette romantiche. È il popolo dei  Floating Piers  disegnati da Christo sul Lago d’Iseo. Vere folle stanno prendendo d’assalto le “passerelle galleggianti”.

Sulla Rete l’ironia è scattata subito, dai paragoni con l’acqua alta a Venezia («Qui abbiamo Christo tutto l’anno») ai nostalgici delle otto ore di fila per il padiglione del Giappone, a Expo. Al di là delle battute sulle code nipponiche, c’è da chiedersi se questa fiumana che attende anche ore sotto il sole per passeggiare sul telo color oro (e che in gran parte forse mai lo farebbe per entrare in un museo di arte contemporanea), si senta un po’ orfana di Expo e sia mossa dal desiderio di partecipare di nuovo a un grande evento collettivo, di “camminare sull’acqua” come da mesi rimbombano giornali, Web e tv. 

Nemmeno gli organizzatori si aspettavano così tanta gente: stimate 500mila persone in tutto, da sabato ne sono arrivate 200mila. Al punto che a più riprese il sistema di trasporti è collassato. In tanti hanno pensato la stessa cosa: arrivare in treno da Brescia. Ma un’idea sulla carta intelligente può rivelarsi disastrosa se ce l’hanno tutti. Trenord ha potenziato la linea approntando 28mila posti giornalieri. Non solo si sono rivelati pochi, ma la prefettura per ragioni di sicurezza ha cancellato diversi treni. Anche per chi giunge in auto a Iseo accedere alle navette non è sempre facile. E se arrivare a Sulzano è un’odissea, partire può rivelarsi un’autentica impresa. 

Una volta raggiunta la passerella, il caos scompare. Qui sopra l’organizzazione è impeccabile. Foto, sorrisi, discussioni se sia davvero arte. Volano i numeri, le spiegazioni. Qualcuno si ferma e si guarda attorno. Ci si rende conto di come tutto sia gigante: il lago, la passerella, il cielo. Passa un’imbarcazione a due piani, sopra c’è Christo. Il popolo dei Floating Piers lo applaude. Lui saluta, ringrazia. Qualcuno forse si aspetta anche una 'benedizione'.

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