martedì 20 settembre 2011
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Viaggio «molto intenso». Fitto di appuntamenti e «denso» di momenti significativi, primo tra i quali, forse, l’inedito incontro con il Parlamento tedesco, giovedì 22 settembre, e con ben diciotto discorsi in agenda – e dunque, in questo, secondo solo al viaggio in Terra Santa. Sono le coordinate fondamentali attorno alle quali, da giovedì prossimo e fino a domenica 25 settembre, si articolerà la visita pastorale di Benedetto XVI in Germania. La sua ventunesima fuori dall’Italia (22 calcolando, come si dovrebbe, anche quella alla Repubblica di San Marino), e la terza nella sua terra d’origine, dopo quella a Colonia per la Giornata mondiale della gioventù nel 2005, e quella dell’anno successivo in Baviera. Ma la prima, come ha spiegato ieri il direttore della Sala Stampa della Santa Sede padre Federico Lombardi, illustrando ai giornalisti il programma nel consueto briefing pre-viaggio, da potersi classificare come «visita di Stato», non avendo il Papa nelle due occasioni precedenti toccato la capitale.

E proprio da Berlino, invece, inizierà questa volta la visita del Pontefice, che arriverà all’aeroporto di Tegel verso le 10.30 del mattino del 22. Solo un accoglienza ufficiale, qui, senza discorsi, in quanto la cerimonia di benvenuto avrà luogo tre quarti d’ora più tardi nel castello di Bellevue, residenza del Presidente federale Christian Wulff, con il quale, al termine, il Papa avrà un incontro privato. Dal castello di Bellevue Benedetto XVI si sposterà presso la nunziatura apostolica, dove prima di pranzo avrà un colloquio privato con la cancelliera Angela Merkel. Nel pomeriggio, dopo il pranzo con il seguito papale nell’Accademia cattolica di Berlino, Benedetto XVI si recherà in visita al Parlamento federale nel Reichstag, dove pronuncerà forse il più atteso dei discorsi previsti. Al termine, nella stessa sede, sarà in programma l’incontro con i rappresentanti della comunità ebraica, dopo il quale il Papa celebrerà la Messa nell’Olympiastadion. «Un discorso davanti a un Parlamento nazionale non è un evento consueto – ha spiegato padre Lombardi, in relazione alle polemiche che al riguardo ci sono in Germania – ricordiamo che con Giovanni Paolo II è successo due volte, a Varsavia e a Roma. Questa è la prima volta per Benedetto XVI, che ha ricevuto un invito dal presidente del Parlamento, al quale ha risposto positivamente». Lombardi ha invitato a riflettere sul logo e sul motto scelto per questo viaggio – «Dove c’è Dio, là c’è futuro» (Wo Gott ist, da ist Zukunft) – mutuato dall’omelia pronunciata dal Papa a Mariazell in Austria nel 2007, che «sta a ribadire il primato di Dio e il suo sostegno all’umanità nell’affrontare i problemi del mondo. Credo – ha aggiunto – che questa sia una chiave di lettura piuttosto importante per questo viaggio, che è molto ricco e molto intenso». Dopo Berlino, con uno spostamento ogni giorno, il Papa andrà a Erfurt, nell’ex Ddr, e Friburgo, sorta di «enclave» cattolica, dove avrà incontri importanti con i rappresentanti della Chiesa evangelica tedesca e delle Chiese ortodosse, e quelli con gli esponenti musulmani (quest’ultimo ancora a Berlino però, subito prima di lasciare la capitale). A Erfurt , capitale della Turingia dove studiò Martin Lutero, papa Benedetto XVI affronterà l’appuntamento ecumenico per eccellenza proprio presso l’ex Convento degli Agostiniani, dove incontrerà i rappresentanti della Chiesa evangelica e parteciperà ad una celebrazione ecumenica alla presenza di circa 300 persone, nel corso della quale verrà data lettura di un salmo della Bibbia nella traduzione di Lutero. Nel pomeriggio la visita al Santuario mariano di Etzelsbach, un luogo caratterizzato in modo particolare dalle persecuzioni comuniste contro i cristiani. Ultima tappa del viaggio sarà la diocesi di Friburgo, in un’area della Germania fortemente cattolica, dove il Papa incontrerà l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, uno dei principali protagonisti del processo di riunificazione tedesca. Particolarmente significativo sarà anche l’incontro con i cattolici impegnati del ZdK (Zentralkomitee der deutschen Katholiken) - il Comitato centrale dei cattolici tedeschi - che rappresenta una lunga tradizione dell’apostolato dei laici in Germania. A chiudere il ciclo degli incontri sarà infine la veglia del Papa con i giovani provenienti dalle diverse diocesi della Germania.

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