mercoledì 27 gennaio 2016
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​Una delegazione della diocesi di Noto accompagnata dal vescovo Staglianò ha appena concluso il viaggio pastorale alla Chiesa gemella di Butembo-Beni, nella Repubblica democratica del Congo. Momento particolarmente intenso è stato quello delle Ordinazioni di cinque nuovi sacerdoti con una funzione liturgica di oltre 4 ore allietata da tanti bei canti africani. Altro momento significativo è stata l’inaugurazione di un laboratorio di informatica, frutto della generosità di un componente della delegazione diocesana che ha voluto in tal modo onorare la memoria di un suo giovane nipote, morto di cancro dopo tante sofferenze. Poi la dedicazione di una nuova parrocchia intitolata alla Madonna di Guadalupe. Giornata memorabile è stata quella dell’inaugurazione del Centro Cardiologico “Pino Staglianò”(intitolata al fratello del vescovo prematuramente scomparso), la cui prima pietra era stata posta il 10 gennaio 2010, e  – anche se già operativo dal 14 luglio 2014 - ufficialmente inaugurato il 22 gennaio scorso. "Qui lavorano i dottori e gli infermieri che si sono formati nel nostro territorio - ha detto Staglianò -. Che gioia ho visto nei loro occhi quando ho parlato della possibilità concreta di dotare il Centro di una struttura di Emodinamica, grazie alla collaborazione del Policlinico Morgagni di Catania". Il viaggio pastorale si è concluso con la visita alla fattoria intitolata al Servo di Dio modicano Nino Baglieri e alla relativa scuola di formazione agraria. La zona di Butembo Beni è il territorio congolese più insicuro: le persone spariscono, vengono uccise, la situazione è molto precaria. Una schiera interminabile di bambini affolla le parrocchie, impegnate nella catechesi a tutte le età. La Santa Messa è commovente, tutti cantano e attraverso il canto vivono quella actuosa partecipatio voluta dal Concilio. Ed è stato proprio in un incontro dopo la Messa che il vescovo Staglianò ha cantato, anzi cantillato, in francese all’assemblea di religiosi. Qui il video. 
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