lunedì 2 marzo 2015
Con un intervento su Standaard e La libre Belgique, la Chiesa mette in guardia contro il rischio che l'eutanasia venga estesa alle persone malate di demenza.
Il cardinale Betori: riconosciamo la dimensione sacra del corpo (R.Bigi)
COMMENTA E CONDIVIDI
I vescovi belgi prendono posizione contro "la deriva" del regime dell'eutanasia nel Paese: con un intervento sui quotidiani Standaard (di lingua fiamminga) e La libre Belgique (di lingua francese), la Chiesa belga oggi mette in guardia contro quello che teme sarà il prossimo passo, cioè l'eutanasia delle persone malate di demenza. "Dalla legge del 2002 sull'eutanasia, s'impone la presa d'atto: la deriva predetta all'epoca è divenuta realtà, i limiti della legge sono costantemente superati, trasgrediti. Il ventaglio dei gruppi di pazienti che rientrano nella casistica ammessa non cessa di allargarsi", affermano i vescovi nell'intervento. Il loro timore è che la prossima tappa sia l'estensione dell'eutanasia ai malati di demenza, dove il criterio della sofferenza intollerabile sarà rimpiazzato dalla perdita della capacità cognitiva. "Ci opponiamo fermamente a questa tendenza, una perdita d'autonomia non può essere una perdita di dignità", concludono.Una proposta di legge sull'estensione dell'eutanasia per chi soffre di malattie neurodegenerative era stata presentata da un senatore nella precedente legislatura. Ma al momento non c'è alcuna proposta in discussione.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: