venerdì 4 ottobre 2013
Domani la beatificazione a Modena Ucciso a 14 anni in odio alla fede L’omicidio il 13 aprile 1945, dopo tre giorni di torture Lanfranchi: è occasione di riconciliazione.
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Domani Rolando Rivi sarà proclamato beato: il seminarista martire, nato in diocesi di Reggio Emilia e ucciso in territorio modenese, sarà ricordato, come scrive nella lettera apostolica papa Francesco, il 29 maggio di ogni anno. Alle 16 inizierà la liturgia al palazzo dello sport di Modena, scelto per il grandissimo numero di persone, circa seimila, che hanno chiesto di partecipare, da ogni parte d’Italia, alla celebrazione. Le campane di ogni chiesa della diocesi di Modena-Nonantola accompagneranno con il loro suono il momento della proclamazione del nuovo beato.Il giovane, entrato nel Seminario di Marola (Reggio Emilia) nel 1942, è ricordato dagli amici di allora come fervido nella preghiera, attento a coinvolgere i compagni e molto generoso con i poveri di passaggio, ai quali donava con larghezza, dicendo: «La carità non rende povero nessuno. Ogni povero per me è Gesù». Tornato a casa, a San Valentino di Castellarano, sulle colline reggiane, nel 1944, dopo l’occupazione del Seminario a opera dei tedeschi, continuò ad indossare la talare da seminarista e sarà quella veste a renderlo vulnerabile, mettendolo nelle mani dei suoi assassini. Il 10 aprile 1945, il seminarista fu sequestrato da un gruppo di partigiani, portato prigioniero a Piane di Monchio, nel comune di Palagano, rinchiuso in un casolare per tre giorni, brutalmente picchiato e torturato. Venerdì 13 aprile 1945, a soli 14 anni, spogliato a forza della sua veste talare, fu trascinato in un bosco e ucciso con due colpi di pistola. Nel 1951 la Corte di Assise di Lucca condanna gli autori dell’efferato omicidio. La condanna viene confermata nel 1952 dalla Corte di Assise di Appello di Firenze e diventa definitiva in Cassazione.«Onorare Rolando Rivi – ha sottolineato in diverse occasioni l’arcivescovo Antonio Lanfranchi – è importante sia per la Chiesa sia per la società civile: un atto di riconciliazione prezioso, perché il Signore ci converta e ci aiuti a costruire una civiltà dell’amore, fondata sulla giustizia».E domani quasi seimila persone hanno deciso di essere presenti al rito di beatificazione del servo di Dio. Una adesione così elevata che ha portato, come detto, a spostare la cerimonia in un luogo più capiente: il PalaCasaModena. L’ingresso sarà consentito dalle 14 fino alle 15.30, quando avrà inizio il momento di preparazione alla beatificazione, fatto di canti e preghiere.La liturgia sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, in rappresentanza di papa Francesco. Con Amato concelebreranno l’arcivescovo di Modena-Nonantola, Antonio Lanfranchi, il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, Massimo Camisasca, e altri vescovi dell’Emilia-Romagna. Con loro oltre 200 sacerdoti, un centinaio di diaconi e ministri straordinari dell’Eucaristia. Domenica alle 18, nella chiesa di Monchio di Palagano l’arcivescovo Antonio Lanfranchi presiederà una celebrazione di ringraziamento. In occasione della beatificazione, nella stessa  chiesa, è allestita dal 4 al 9 ottobre la mostra «Io sono di Gesù. Beato Rolando Rivi, testimone della verità». La presentazione della mostra è in programma martedì 8 ottobre alle 20.30 con Emilio Bonicelli, segretario del Comitato Amici di Rolando Rivi. ​
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