mercoledì 23 marzo 2016
​Nella persona del povero e degli ultimi c’è il volto e la presenza di Cristo: l'opera realizzata dallo scultore canadese Schmalz è stata collocata nel cortile di Sant'Egidio in Vaticano, all'ingresso dell'Elemosineria apostolica.
«Gesù senzatetto», la statua in Vaticano
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Una statua di Gesù, a grandezza naturale, rappresentato come un senzatetto adagiato su una panchina, avvolto interamente da una coperta leggera, con solo i piedi che emergono e segnati dai chiodi della crocifissione, è la scultura in bronzo che durante la Settimana santa dell’Anno Santo della Misericordia è stata collocata nel cortile di Sant’Egidio in Vaticano, proprio all’ingresso degli uffici della Elemosineria Apostolica. L’opera, iper-realista, è stata realizzata dallo scultore canadese Timothy P. Schmalz. L’artista ha avuto l’idea di rappresentare in questo modo originale la persona di Cristo dopo aver visto un senzatetto che dormiva su una panchina all’aperto durante le feste di Natale. “Quando vediamo gli emarginati – ha scritto lo scultore – dovremmo vedere Gesù Cristo”. Nella persona del povero e degli ultimi c’è il volto e la presenza di Cristo: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25, 40).Nel novembre 2013, durante un’udienza generale in Piazza San Pietro, l’autore aveva avuto l’opportunità di presentare a papa Francesco una copia in formato ridotto del Gesù senzatetto. “Quando il Pontefice ha visto l’opera – ha raccontato lo scultore ai media americani – ne ha toccato le ginocchia ed i piedi e ha pregato".
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