mercoledì 22 ottobre 2014
​Il direttore della Sala stampa della Santa Sede a Radio Vaticana: il Papa sempre sereno. "Ha desiderato che la Chiesa si mettesse in cammino". VAI AL DOSSIER
Separati e divorziati, percorsi di accoglienza
L'INTERVENTO
Charles Vella: «Teologia di popolo per salvare la famiglia»
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Il “discernimento spirituale”: è questa “la vera chiave di lettura dell’intero processo del Sinodo, e il Papa, che è un uomo di fede, lo vive in questa prospettiva e in questa chiave”. A dichiararlo è padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, intervistato da Radio Vaticana per un bilancio del Sinodo straordinario sulla famiglia (LEGGI L'INTEGRALE). “Il Papa - sostiene il portavoce vaticano - ha seguito una linea molto precisa, che aveva previsto, e che è stata quella d’intervenire con l’omelia di apertura, nella Messa di apertura, e nella prima Congregazione e poi di ascoltare. Ha voluto garantire una piena libertà e questo è stato molto, molto apprezzato. Poi è stato in silenzio fino al discorso finale del sabato sera, in cui ha tirato un po’ le fila dell’esperienza spirituale del Sinodo”. “Senza questo discorso finale del Papa del sabato sera e l’omelia poi della Beatificazione di Paolo VI, ma soprattutto il discorso finale del sabato sera - afferma padre Lombardi - il Sinodo sarebbe rimasto un po’ incompiuto e non letto nella chiave della fede, che è quella che veramente lo ha inspirato e motivato nella mente del Papa”. Quanto allo stato generale del Papa, “tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui, lo hanno sempre trovato estremamente sereno, anche nei momenti in cui poteva sembrare che ci fosse tensione o discussione interna al Sinodo”. A livello di comunicazione, per il direttore della sala stampa della Santa Sede, “è stato un Sinodo che si è svolto con un livello di trasparenza e di intensità di comunicazione certamente superiore ai Sinodi precedenti. Questo era un po’ richiesto dal grandissimo interesse con cui era seguito”. Anche se “la comunicazione e gli echi sulla stampa nella comunicazione generale a volte sono poi un po’ squilibrati, magari si concentrano solo su certi temi e in questo caso erano ovviamente i due temi della comunione ai divorziati risposati e dell’omosessualità, che venivano sempre amplificati anche più di quanto non fosse giusto nell’insieme del Sinodo”, nel complesso “la ricchezza della comunicazione che c’è stata ha permesso di capire a tutti coloro che volevano effettivamente capire che cosa stava succedendo e di partecipare con una notevole intensità”. Per quanto riguarda la corretta lettura del Sinodo, “non si tratta di valutare il Sinodo dal punto di vista degli schieramenti, dal punto di vista anche del governo della Chiesa da parte del Papa come un problema di carattere strategico umano, ma si tratta di capire che il Papa ha desiderato che la Chiesa si mettesse in cammino”. E la Chiesa “si è messa in cammino con una libertà e con una capacità di ascolto reciproco molto, molto grande e anche con una grande fiducia, senza timore”.
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