lunedì 12 ottobre 2015
Il Sinodo riprende i lavori dopo la pausa domenicale. Oggi il programma prevede un'intera giornata dedicata al confronto nei "circoli minori" che analizzeranno la seconda parte dell'Instrumentum laboris. Luciano Moia

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​Il Sinodo riaccende i motori. Dopo la pausa di domenica, i circa 300 tra padri sinodali, esperti, uditori e uditrici, stamattina alle 9 - con la consueta puntualità vaticana - sono rientrati in Aula per la ripresa del dibattito. Il programma prevede un'intera giornata dedicata ai lavori nei "circoli minori". Due sessioni - e sarà così anche domani - dedicate all'analisi della seconda parte dell'Instrumentum laboris, "La famiglia e il contesto socio-economico". Suddivisi nei tredici gruppi linguistici, i padri sinodali esamineranno riga per riga - anzi parola per parola - i sei capitoli di questa parte: "La famiglia insostituibile risorsa della società", "Politiche in favore della famiglia", "La sfida della solitudine e della precarietà", "La sfida economica", "La sfida della povertà e dell'esclusione sociale", "La sfida ecologica". Nei lavori dei circoli saranno discussi naturalmente tutti gli spunti già emersi su questi temi nel corso delle congregazione generali della scorsa settimana. La procedura sinodale prevede infatti che le tre parti del documento di base vengano prima discussi in pleanaria - con interventi programmati di tre minuti ciascuno - e poi nei "circoli minori" con interventi liberi. Facile immaginare che la complessità e la delicatezza delle questioni in campo faccia lievitare sensibilmente il numero dei "modi" - cioè le proposte di modifica - che i padri sinodali discutono e votano volta per volta. Durante la discussione della prima parte, in alcuni gruppi linguistici, si sono superati i 500 "modi". Con conseguente superlavoro per la discussione, per la votazione e quindi per la compilazione della relazione relativa a questa seconda parte dell'Instrumentum, che dovrà essere comunque consegnata alla Segreteria del Sinodo entro venerdì.
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